Una delle cose che aveva imparato una volta diventato Comandante era che bastava fornire un pretesto ai suoi fighter e ai suoi navigator per averli facilmente piegati al proprio volere. Helios non faceva eccezione: non l'aveva fatta sin dall'inizio, anzi. Era stato così docile e mansueto, così ligio al proprio dovere durante le missioni e nel riferirgli tutto ciò che accadeva sulla Nave, che quasi si era stupito che avesse accettato in modo così esplicito di sottomettersi a lui.
[Starfighter: Eclipse ~ Hayden/Helios] ~ Questa storia partecipa al “Writober” a cura di Fanwriter.it!

Furuya sollevò lo sguardo dalla sua omelette di riso, lentamente.
[Furuya/Sawamura] ~ Questa storia partecipa al “Writober” a cura di Fanwriter.it!

Non credeva fosse cattiva – nessuno lo era davvero – semplicemente era il modo in cui era stata cresciuta, in cui la sua posizione sociale la obbligava a porsi verso gli altri.
Deridi il tuo sottoposto e coloro che sono sotto di te.
[Jiang FengMian/Yu ZiYuan] ~ Questa storia partecipa al “Writober” a cura di Fanwriter.it!

[Flat]
Aki avrebbe tanto voluto dirgli che gli voleva bene, che era la persona più importante della sua vita dopo mamma e papà.
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«Elise? Che fai sveglia?» le chiese; aveva lo sguardo pacato, di quella pacatezza che spesso era scambiata per indifferenza e apatia, ma che lei sapeva nascondesse mille e mille sfaccettature diverse. «Non eri a letto.» lo rimproverò, ma sorrideva con dolcezza, i lunghi capelli biondi che ricadevano contro il petto di Levi.
[fem!Erwin/Levi] ~ Questa storia partecipa al “Writober” a cura di Fanwriter.it!

Kija aveva vissuto tutta la sua infanzia a trattenere quel desiderio, a cercare di ignorare la voglia che aveva di stringersi alle vesti di quell'uomo dagli occhi tristi.
Era come lui, ma allo stesso tempo non lo era più. Era diverso, ma condivideva con lui lo stesso desiderio. Kija amava quell'uomo; amava suo padre, anche se non poteva toccarlo.
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Fu colpa per colpa del suo sguardo. Occhi color ametista che fissavano intensamente i suoi, del cielo più terso; Yona aveva un modo di guardarlo unico, o forse era semplicemente lui che ci vedeva sempre troppo dietro.
[Hak/Yona] ~ Questa storia partecipa al “Writober” a cura di Fanwriter.it!

O almeno, lui l'aveva considerato un rivale, Nanase era un tipo piuttosto freddo a livello personale e aveva tirato sempre dritto per la sua strada, senza apparente desiderio di voltarsi nella sua direzione. Se ci pensava, fin dall'inizio Sousuke aveva desiderato solo quello: essere notato.
[Sousuke/Haruka] ~ Questa storia partecipa al contest “In Vino Veritas” a cura di Fanwriter.it!

Se solo Sam fosse stato lì, probabilmente lo avrebbe capito al primo sguardo che qualcosa non andava; era così brillante, lui e la sua sezione di Analisi Comportamentale. Lui e il suo profiling così accurato, persino su di lui, persino sul suo spiccato senso per il dramma.
[Sam/Jason] ~ Questa storia partecipa al contest “In Vino Veritas” a cura di Fanwriter.it!

«Che fai?» la domanda sorse spontanea, dalle labbra di Kotarou. Kuroo non poté impedirsi di sogghignare, avvicinando maggiormente il viso al suo, il corpo che si appoggiava contro quello dell'amico. «L'hai detto tu no?»
[Bokuto/Kuroo] ~ Questa storia partecipa al contest “In Vino Veritas” a cura di Fanwriter.it!

Stare a letto con Levi tra le braccia gli aveva sempre dato quel qualcosa in più, facendogli pensare che tutto quello che aveva sacrificato per la strada, era valso a qualcosa.
[Erwin/Levi] ~ Scritta per l'eruriweek

«Mi dispiace, per questo.»
«Ti dispiace? Allora liberami!» esclamò, risentito, aggredendolo verbalmente senza paura alcuna; d'altro canto, cosa aveva da perdere ormai? Non aveva alcuna intenzione di arrendersi senza almeno combattere. Magari sarebbe anche riuscito a convincerlo a lasciarlo andare.
«Non posso. Tu appartieni a mio padre.» Levi lo fissò scettico, ma cominciava a comprendere.
[Erwin/Levi] ~ Scritta per l'eruriweek

«C'era scritto che in realtà sono posti proprio come questo, solo che sono distanti. Così distanti che probabilmente non basterebbe una vita intera per arrivarci.»
«Bella merda. Hanno anche loro i Giganti?»
«Non lo so, magari no. Mi piacerebbe andarci, un giorno.»
[Erwin/Levi] ~ Scritta per l'eruriweek

Il momento si perse, confuso tra i vestiti che si scostavano e cadevano e i gemiti, gli ansimi e il rumore della scrivania che scricchiolava sotto il loro peso.
[Erwin/Levi] ~ Scritta per l'eruriweek

Levi è ciò che gli manca, una parte che, prima di incontrarlo, non aveva mai considerato fondamentale, ma che una volta ottenuta, è diventata insostituibile.
[Erwin/Levi] ~ Scritta per l'eruriweek