Carpe diem, pensò Louis, il ragazzino dagli occhi grigi aveva catturato la sua attenzione ormai già da qualche ora, ed era così ubriaco che qualunque cosa fosse successa, non l’avrebbe mai ricordata. E non era certo colpa sua se Harry barcollava e ogni minuto che passava erano sempre più vicini.
“Dio, devo bere di meno” farfugliò Harry, più a se stesso che a Louis.
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Lasciai che il mio braccio si appoggiasse attorno alla sua vita per stringerlo più vicino a me, alzai leggermente il mento per lasciargli un bacio appena dietro l’orecchio, e decisi che avrei potuto riaddormentarmi. Era la mia metà speculare, il mio riflesso, e se fossi stato abbastanza narcisista sarebbe stato la mia morte.

Ho sempre avuto la convinzione che quando hai una cosa bella, devi andarne fiero. Ti guardo, Harry, e capisco che tutto quello che ho di bello sei tu, e sono fiero di te.
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raccolta di drabble, tutte angst. Scusate ma il larry mi prende male.

Odiava i fruscii. Odiava quella sensazione, come se qualcuno gli stesse col fiato sul collo, si sentiva perennemente osservato. Irrigidì le spalle, fece un respiro profondo e si voltò, deciso a chiedergli cosa diavolo volesse questa volta.
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Cas ha qualcosa che appartiene a Dean, e Rio De Janeiro è il posto adeguato per discuterne..

“E se poi precipita?” Harry continuava a ripetere con aria cantilenante. “Louis! Aspettami! Dove vai? Non puoi lasciarmi qui, aspetta! Mi sto preparando psicologicamente..”
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A Louis spettano 26 ore di aereo, nulla di stressante, se non fosse che Harry ha una paura fregata degli aerei.. ne usciranno vivi?