«Mi chiamo Rachel Rudd. Ho ventitrè anni e in soli sei mesi tutte le persone più importanti della mia vita sono scivolate via come l'acqua.
Ho perso il mio bambino. Ho perso il lavoro dei miei sogni. Le mie amiche hanno troncato tutti i rapporti perché sono solo una depressa che si droga tutto il giorno. Mia madre non mi lascia più da sola e mi tratta come una poppante di 5 anni. E..» mi fermo e una lacrima sfugge al mio controllo, solcandomi la guancia «e il mio fidanzato, l'amore della mia vita che avrei dovuto sposare tra qualche settimana, mi ha lasciata perché tutte le pasticche che prendo hanno distrutto la nostra relazione» e hanno distrutto me, aggiungo.
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Attenzione. La fanfiction tratta di argomenti delicati quali la droga, la depressione e l'aborto. Non consigliata a chi non è abituato a questo genere.

Nonostante Megan abbia solo 24 anni, conosce già troppo bene cos'è il dolore. E il suo corpo ne è testimone.
Per tutta la sua vita, Megan ha sempre messo al primo posto gli altri e mai se stessa, a partire dalla sua famiglia, che l'ha costretta a sposarsi con un uomo di 16 anni più grande di lei.
Ma è quando incontra Zayn, un ragazzo di 26 anni dipendente di suo marito, Megan scopre un altro lato di se stessa, che non sapeva esistesse.
Si scopre egoista, ribelle ed innamorata.
Sospesa

«Perché Louis, perché? Perché sei arrivato proprio ora? Perché mi sono innamorata di te ora, che sono qui su un letto d’ospedale con i minuti contati. Perché?» disse, tra i singhiozzi. Mi scese silenziosamente una lacrima lungo la guancia. La vita era maledettamente ingiusta con noi. Le strinsi la mano, cercando di non farle male e le baciai la fronte, fasciata dalla bandana viola.
«Starai bene Taylor, guarirai e noi staremo insieme. Te lo prometto piccola mia.» continuò a disperarsi, maledicendo la vita e il destino, che ci aveva fatti incontrare nel momento sbagliato.

«Un anno è troppo poco. 365 giorni non bastano per dimenticare uno come te. Ti ho amato troppo e continuo a farlo ancora, anche se so che questa cosa mi sta facendo male.»

«Va da lei e fallo» Tamara sospira, abbassando lo sguardo e fissando il pavimento della sua stanza.
«Come?» rispondo immediato, sperando di aver capito male.
«Si Zayn, va da lei. Va da lei e diglielo, dille che la ami, baciala e poi fate l’amore fino a tardi, finchè non arrivano i suoi e si incazzano. Dille che è stupenda nelle sue imperfezioni, dille che la ami anche se ha un carattere di merda. Portala al mare e permettile di insegnarti a nuotare. Falla ridere e falla sentire speciale. Baciala dopo aver litigato e poi mettetevi a ridere come due dementi. Rimanete svegli fino a tardi e ripetile sempre quanto è speciale per te. Regalale i suoi fiori preferite, delle rose magari, così senza motivo, per ricordarle che lei per te è tutto e che tu sei tutto per lei».