Una flashfic su come, secondo me, è stata assassinata Helena Corvonero. Buona lettura!
Helena inciampò, tossendo. Il viso era sporco di terra. Goffamente, si alzò. Da dietro un albero, si sentì un debole scricchiolio. Il cuore della Dama continuò a battere come un tamburo. Il seno si abbassava e si alzava lento al suo respiro.
Lentamente, da dietro l'albero, emerse una figura massiccia. L' uomo era coperto da un pesante mantello nero. Nella mano sinistra, reggeva un corto pugnale.

Dunque, forse alcuni di voi hanno già letto questa storia, e forse è così, non preoccupatevi, non siete diventati pazzi! La pubblicai su un mio vecchio account, di cui adesso ho perso la password, e quindi ho deciso di riproporvi questa ff, che a me piace molto. Buona lettura...
Tonks correva come non mai, aveva il respiro affannato, e le dolevano i muscoli. Voleva fermarsi, voleva abbandonarsi lì, fra quei corpi, e aspettare la morte, aspettare che qualcuno avrebbe posto fine alla sua vita.

- Ti prego, arrenditi... - , disse piano Silente. Gli occhi gli si inumidirono, offuscandogli la vista. Sbattè le palpebre , lasciando che poche lacrime gli bagnassero il volto. Gellert Grindelwald lo guardava inespressivo, rimanendo immobile. Nella mano destra, tra le dite affusolate, si rigirava una bacchetta lunga e sottile. - No, Albus - , fu la risposta del mago. - Gellert... - , - NO! - , urlò Grindelwald. - Tu non capisci... Tu non hai mai capito - , sussurrò quasi a se stesso.

Camminavano piano tra le piccole vie di Hogsmeade, bagnati dalla pioggia. Dietro i vetri scuri delle case, la gente abbassava lo sguardo, prendendo parte al dolore della strega. C'era chi faceva il segno della croce, chi scuoteva il capo, o chi semplicemente guardava la tomba senza proferire parole. Alcuni corvi volarono in cerchio sopra quel gruppo di persone, e poi andarono a rifugiarsi tra i rami degli alberi, con le ali appesantite dall'acqua.

La zarina Aleksandra e la figlia Ol'ga cercarono di farsi il segno della croce, ma furono uccise prima di finirlo. Il primo a morire fu Nicola, dopo di lui, cadde Aleksandra, seguita da Aleksej e dalle figlie. I militari sparavano ovunque, schizzi di sangue macchiavano le pareti. Urla di terrore dominavano la stanza, il corpo di Aleksej continuò ad essere fucilato, fino a quando non fu più riconoscibile.

Un brivido la percorse, il cuore continuava a battere contro il petto. L'eccitazione la dominava completamente, la sete di sangue cresceva secondo dopo secondo. Era sempre così, prima della caccia. Il cuore batteva sempre più forte, la barca si avvicinava sempre di più.

Vedo il mondo intorno a me svanire lentamente, lo vedo mutarsi nel nulla. Vedo me stessa distaccarmi sempre più dalla vita reale. Eppure, a volte mi convinco che sia solo frutto della mia immaginazione, che sia solo frutto delle sue apparizioni, ma non riesco ad abbandonare l'idea che lei ucciderà me pure.

Piccoli fiocchi di neve si posavano leggeri sul terreno immacolato. I lunghi capelli neri mi ricadevano sul viso, coprendomi gli occhi. Il cappuccio abbassato, mi scopriva il volto. Le case innevate di Godric's Hollow mi circondavano tutt'intorno. Il campanile del villaggio suonò la mezzanotte, era Natale.