(fem!Destiel)
“Claire, hai per caso dimenticato di dirmi che hai due mamme?” chiese quindi alla sua giovane studentessa. Claire la fissò come se fosse stupida, con le braccia ancora incrociate al petto e i libri abbandonati sul pavimento.
“No, quella è zia Cassie, la sorella di papà.” borbottò.

(fem!Tony/Steve)
“Oh my, ho appena flirtato con Captain America.” borbottò arrossendo appena e portandosi una mano alla faccia.
Steve, ancora accanto a lei, rise e Toni si voltò in tempo per vederlo farle l'occhiolino mentre rispondeva divertito. “Non si preoccupi signora, ho sentito di peggio nell'esercito.”
Toni sorrise. Forse in fondo aveva ancora una possibilità. “Sono ancora signorina.” gli ricordò.

Tony aveva sempre pensato che il destino semplicemente lo odiasse. Era ovvio sin dalla sua nascita, quando, ad un primo sguardo al nome scritto sul polso di Tony, Howard aveva deciso che lo Steven G. Rogers inciso sulla pelle del figlio fosse senza ombra di dubbio lo stesso uomo che aveva incontrato in giovane età durante la guerra e non un semplice omonimo.

“Mi dispiace davvero tanto per i pantaloni.” disse di nuovo il suo vicino di posto, attirando la sua attenzione dalle cuffie non funzionanti.
Dean sbuffò scrollando le spalle. “Succede.” rispose solo.
“Mi chiamo Castiel, comunque.” borbottò lo sconosciuto, che ora aveva un nome. Dean non rispose. “Magari potresti mandarmi il conto della lavanderia.” aggiunse poi.
Dean sospirò di nuovo.

“Sì beh, se fossi stato allergico sarebbe comunque stata una tua responsabilità se io fossi morto! E comunque, chi è il pazzo che alleva api in un fottuto appartamento in un dannato condominio in città?!” tentò di difendersi Dean
“Una persona che si rende conto dell'importanza delle api e che è molto preoccupata per la quantità molto esigua presente negli Stati Uniti in questi ultimi anni!”
A quella risposta Dean alzò gli occhi al cielo sbuffando.

Le notti in cui dormiva meglio, erano quelle in cui, con riluttanza, si stendeva accanto alle gambe di Derek. Forse lui l'aveva anche capito, perchè aveva iniziato ad accomodarsi sul pavimento della sua stanza non solo nelle giornate in cui il tempo era troppo brutto per rimanere a dormire fuori dalla finestra, disteso sul tetto, ma anche quando avrebbe potuto restarsene sulle tegole a fissare la luna, da bravo lupo qual'era.

(Stony. AU dove Tony è un vampiro e Steve un lupo mannaro.)
Bruce sbuffò e si mise a sedere di peso accanto a lei, prendendola come al solito di sorpresa col suo essere silenzioso e privo di odore.
“Mi hanno svegliato di nuovo. Per cosa litigano stasera?” borbottò raccogliendo un rametto e infilandoci uno dei marshmallow che Clint gli stava porgendo.
“La cena.” rispose il mannaro con la bocca ancora piena, facendo storcere il naso ad entrambi i compagni di falò.

“Allora li prendiamo a pugni io e te.”
Cas sorrise appena. “Se ti beccano in un'altra rissa ti sospendono di nuovo, Dean. E se ti sospendono tuo padre non ti lascerà uscire e non mi lascerà entrare.” discusse.
“Messaggio ricevuto: non dobbiamo farci beccare. Li picchiamo al parco!” esclamò facendo ridere Castiel.
Ora che Cas sorrideva di nuovo, la giornata era molto più bella.

Non sapeva cosa rendesse più divertenti ed appaganti quelle sveltine -a volte neppure poi così brevi-, eppure ogni volta che Steve entrava con quella espressione determinata, Tony diventava duro senza difficoltà, prima di lasciarsi maneggiare come una bambola dove Steve lo preferiva.
Poi, il lato positivo dell'essere il Direttore dello SHIELD era che tutti bussavano alla sua porta e attendevano il suo permesso prima di entrare; quindi, nonostante fossero due anni che la cosa andava avanti, nessuno li aveva ancora scoperti.

“Che razza di nome è SHIELD, a chi è venuta l'idea di chiamare una banda di spie alla James Bond, scudo! Il tizio che l'ha fondata aveva un debole per Captain America o qualche stronzata simile? E poi non l'abbiamo neppure mai sentita da nessuna parte.”
“Dean, si suppone sia un gruppo di spie, ovvio che il nome non è conosciuto.” rispose con tono esasperato suo fratello.
“Penso ancora che sia una stronzata bella e buona. Poi c'ha chiamati il capo della baracca! Te lo dico io come finirà, che quello ci mette in cella e si dimentica di noi. NO. Stavolta ci portiamo Cas e se le cose vanno a rotoli, ci porta fuori lui. Preferisco una settimana di stitichezza al restare a vita in una cella chissà dove.”
Sam sbuffò per l'ennesima volta. “Ha detto di aver lavorato con papà.”
“Certo, perchè la gente che ha lavorato con papà ha bellissimi ricordi di lui. Come la gente ha ricordi meravigliosi di noi.”

Lo strano tipo, che Dean iniziava a paragonare ad un investigatore privato stile film drammatico anni '40 (o al tenente Colombo), fissava il quadro con un'espressione seria, quasi arrabbiata, la testa leggermente inclinata come se stesse cercando di vedere il soggetto del dipinto da un'altra prospettiva (in effetti con un sigaro in mano non sarebbe stato male come tenente Colombo, aveva anche i capelli sparati per aria in un caotico disordine). Il Winchester fissò il quadro per qualche istante, poi inclinò a sua volta la testa. Magari il tizio era un critico e quella era una tecnica che vedere qualcosa che sfuggiva agli occhi degli ingenui come Dean.

“Son stato io a fare cosa? No, aspetta, qualsiasi cosa sia, non è colpa mia.” si corresse senza neppure distogliere lo sguardo dalla tv. “Sono almeno due ore che sto qui seduto a vedere Takeshi's Castle.” proseguì mangiando una manciata di patatine, il sacchetto quasi finito accanto ad un pacco enorme di M&M's che era in condizioni simili.
Balthazar lo fissò ancora sospettoso. “Gabe, lo so che hai preso tu la mia ultima bottiglia di succo d'ananas. Riconosco quel sorriso compiaciuto che fai quando metti in atto uno dei tuoi scherzi idioti!”

“Non era ciò che intendevo, Tony.” iniziò restando ancora appoggiato con i fianchi al tavolo, le braccia incrociate al petto. “Omega, per noi Avengers, significa che tu ti prendi cura di noi come noi ci prendiamo cura di te.”
Tony sbuffò. “Non ho bisogno che nessuno si prenda cura di me, grazie.”
Steve finalmente si avvicinò a lui.
“Non ho mai detto che ne hai bisogno. È semplicemente ciò che facciamo."

Gabriel e Balthazar sono di ritorno dall'Eurovision, ma le sfortune per Balthazar sembrano non finire mai.

Raccolta di drabble/flashfic scritte durante eventi vari organizzati su facebook.
Prompt fillati:
-Tony/Steve, Tony fa sempre complimenti a Fem!Steve.
-Tony/Steve, Tony paga sempre.
-Tony/Steve, Steve legge articoli di fisica per Tony.
-Clint/Phil, Clint salva Phil.
-MCU/SPN crossover, Darcy/Charlie. Darcy scopre Avengers Assemble.
-Tony/Steve, Steve vede oltre l'armatura.
-Clint/Phil, Clint fa il cupido alla FitzSimmons.
-Tony/Steve, Fem!AU, "Amica, nel 2014 le ragazze possono usare gli shorts"
-Clint/Coulson, Luna di miele
-Tony/Steve, "Vuoi dire che solo Fury e il suo occhio magico possono farti visita?"
-Tony/Steve (kinda), Tony si mette a scrivere fanfiction.
-Clint/Phil," Dovremmo adottare un bambino."
-Steve/Tony, "Ti avevo detto di stare attento al linguaggio"
-Tony/Steve-Clint/Phil, Al matrimonio di Steve e Tony, Clint afferra il bouquet.
-Natasha/Bucky, Natasha si sente a casa, a quel tocco freddo
-Tony/Steve, Tony non ha voglia di fare la doccia
-Fury fa organizzare a Phil uno spettacolo di beneficienza interpretato dagli Avengers
-Tony/Steve, Tony dipinge un arcobaleno sullo scudo di Steve
-Clint/Phil, College!AU, Phil non dovrebbe farsi tentare da uno studente