È strano.
È strano come le cose possano cambiare da un momento all’altro senza che noi non ce ne accorgiamo.
Tutto cambia.
Tutto.
E l’unica cosa che puoi fare è adattarti.
Adattarti al cambiamento.
E se non ti adatti…è la fine.

Cinque storie apparentemente non legate tra loro. Dieci persone speciali che incontrandosi, cambieranno il proprio destino.

-Una volta, tanto tempo fa si giocava ad un gioco bruttissimo. In questo gioco venivano scelti ventiquattro ragazzi, dodici ragazzi e dodici ragazze, che dovevano sfidarsi ad un duello.-
-Come quello dei cavalieri mamma?- mi interrompe lui
-Si tesoro, come quello dei cavalieri. Ma tra tutti i ragazzi solo uno vinceva, solo una aveva la fortuna di tornare a casa-
Io ho avuto la fortuna di tornare a casa.
Ma non sempre tornare a casa significa essere salvi.

Rovinare la vita di qualcuno non renderà migliore la tua.
Questo è quello che faccio, rovino la vita della gente per rendere più felice la mia.
Mi chiamo Quinn Sparks, e in 18 anni di vita non mi sono mai innamorata.

-Dobbiamo parlare Coralaine- mi dice con lo sguardo a terra e io inizio a sentire la rabbia invadermi
-Parlare di cosa Harry? Delle bugie o di come mi hai spezzato il cuore? È di questo che vuoi parlare? Sono stata una stupida a farmi mettere i piedi in testa da te senza mai lamentarmi. Sono stata una stupida a tornare sempre da te, quando volevi solo giocare. Anche se adesso vorrei essere con te. Spero che lei sia brava nel trattare gli stronzi perchè tu non sei altro che questo. Io sono una ragazza non un giocattolo. Non puoi usarmi e poi buttarmi via quando hai finito.-

(OS)
-Allora da quello che ho capito la sposa, che è la cugina di Liam, se ne sta chiusa in quella stanza- dico indicando la porta vicino a noi -a meno di un’ora dal matrimonio perché ha una crisi isterica, e voi- dico indicando loro –ve ne state qui a non fare niente-
Loro annuiscono.
-siete proprio dei grandi idioti! Andare a parlarci no vero?- mi alzo e mi dirigo verso la porta, dove già da fuori si sentono i pianti disperati della sposa.
Poi, poco prima di entrare mi giro verso di loro –e con questo fanno due favori Liampuntoesclamativo!-
Si sentono le loro risate.

Ed eccolo lì, come ogni mattina, ad osservare la ragazza seduta dalla parte opposta dell'autobus. Ormai per Niall era diventata un'abitudine, così com'era diventata un'abitudine rassegnarsi all'idea che non ci avrebbe mai parlato. Non aveva il coraggio.
Invece no.
Questa mattina cambierà la vita ai nostri due ragazzi.
Per sempre.

“Ti starai chiedendo dove sei, ma soprattutto, chi sei.
Ti chiami Amelia Richards. Hai 17 anni, e soffri di una grave forma di amnesia. Probabilmente questa cosa ti sembrerà strana, ma leggi ogni mattina questo cartello, che hai scritto tu stessa.
Ora calmati, alla tua destra c’è il bagno. Quando sei pronta scendi al piano inferiore, in cucina ti aspetterà tua madre, pronta a darti tutte le spiegazioni di cui hai bisogno.
Stai tranquilla, andrà tutto bene.
È una promessa.”

Harry come ogni mattina stava entrando a scuola, la sua scuola.
Ogni volta che lui passava per i corridoi la gente si zittiva, che stesse parlando di cose importanti o no, e lo lasciava passare per poi riprendere la loro conversazione come se niente fosse.
E forse era così.
Harry era niente.
Fuori era temuto, odiato, fuori era riccio, impertinente, presuntuoso. Ma dentro era niente.
Vuoto.

Che ci faccio io qui?
Non ci volevo nemmeno venire a questo stupido corso di pittura.
Ma siamo ad un corso di pittura o in un centro alcolisti anonimi? No perché ci hanno fatti sedere tutti in cerchio a raccontarci la nostra vita…serie vecchiette pettegole.
OS

-Eddai Harry mi vuoi dire perché mi hai portata qui?- gli urlo tra le risate mentre mi tira per la manica.
Lui invece sembra serio, troppo serio.
Poi, di colpo, si ferma in mezzo al parco e mi guarda, serio come non mai.
È pieno di gente, tutti corrono, nessuno si ferma.

Centro del parco nel centro di Londra.
Una ragazza bionda con gli occhi azzurri e un ragazzo biondo con gli occhi azzurri stanno camminando uno in direzione dell’altra.
Che la storia abbia inizio.

“Facciamo una scommessa” disse allora Jillian.
“che tipo di scommessa?” chiese curioso Niall.
“una scommessa divertente! Dai Niall almeno così non ci annoiamo!” chiese J all’amico.
“sentiamo dai…” era inutile resistere a J…l’aveva sempre vinta lei.

E se una ragazza si innamorasse della persona sbagliata?

Ciao, il mio nome è May. Ho 14 anni. Studio in una scuola insieme a 18 ragazze ingegneria avanzata. Abbiamo appena costruito una macchina che ti permette di vedere il futuro. Il 10 Marzo, alle 10 del mattino noi ragazze potremo vedere la nostra vita tra 20 anni. Ma noi abbiamo deciso che quello non sarà il nostro futuro