Non sapeva cosa aspettarsi da quella nuova scuola, dalla città, dalla gente. Aveva 17 anni, e ricominciare tutto non era proprio ciò che voleva dopo quello che aveva passato. Atti di bullismo nei suoi confronti c'erano stati sin dall'alba dei tempi, da quando innocentemente alle elementari aveva detto a un compagno che a lui le bambine non piacevano, che preferiva i maschietti. Da allora la sua vita era stata un inferno, prima con le botte e le minacce, poi aveva iniziato a difendersi e i suoi giorni scorrevano all’insegna dell'indifferenza e di occhiate cariche d'odio. Si chiedeva spesso cosa ci fosse di sbagliato in lui... Non aveva forse due gambe e due braccia come gli altri? Non era una persona come gli altri? Non provava sentimenti? Non sentiva la vergogna, la paura, la rabbia, l’inquietudine come tutti gli altri? Pensava di essere una brava persona, eppure nessuno era mai stato disposto a conoscerlo.