Ho paura di amare perché non voglio soffrire, ma in questo caso la mia sofferenza sei tu. Se solo mettessi da parte l'orgoglio anche solo per un minuto, riusciresti ad arrivare in alto. Purtroppo sei sempre la solita goccia che fa traboccare il vaso, il tipico terremoto che fa crollare il grattacielo prima che abbia toccato il cielo stesso. Non voglio essere sommersa dai tuoi occhi azzurri e profondi, perché non riuscirei più a salire a galla, perché non avrei più una possibilità di vita, di amare. Quelle labbra fine, quella camminata che un po' fa trasparire il tuo essere fiero, la tua risata che si vede a stento, il tuo essere bastardo, tutti gli errori che fai, mi hanno guidato, e mi hanno fatto incrociare la tua strada.

Uno sbaglio, quello più grave commesso fino ad allora, lo avrebbe rovinato, e questo, Draco, lo capì già all'inizio. Un centimetro, e tutta la sua autostima, la sua forza di autocontrollo svanì, proprio come la sua sicurezza. Un bacio che non doveva esserci, uno che diede al suo peggior nemico. Tutta la sua fatica sarebbe stata nulla, non sarebbe servita a niente, e i suoi proggetti, sarebbero svaniti, proprio come il suo essere un Serpeverde. Com'era potuto accadere? Anche gli sbagli avvenivano per una motivazione, e forse, era successo tutto per amore, per invidia, per sfortuna. Le lacrime bagnavano il suo viso, ogni cosa che faceva non era sufficiente per rendere orgoglioso suo padre, e se non bastava voler seguire le sue orme da mangiamorte, allora, non lo avrebbe reso fiero sentirsi dire che suo figlio Draco Lucius Malfoy, aveva baciato Harry Potter. Respirò a fondo e si affacciò dalla finestra, sperando, che quella limpida luna, avrebbe aggiustato tutto.