Dal diario di Cleofede/Susy.

Bene.
Sono Susy.
Nome di merda che sembra quello di un cane, ma purtroppo il mio nome intero lo odio e no, non è Susanna.
Quindi meglio di niente.
La mia è una famiglia di pazzi sclerotici che gridano come ossessi anche per le cretinate. Mi fanno fare figure di merda immense al centro commerciale e si fanno sentire da mezzo mondo quando dicono cose imbarazzanti in pubblico. In casa ho circa una trentina di animali perchè mio padre è disturbato mentalmente.
Ho tre pappagalli, due cani, un gatto, una tartaruga, due acquarii, una gabbia enorme di passerotti o come cavolo si chiamano e un coniglio.
Ecco.
Ora, so perfettamente che nessuno di voi mi crederà, come biasimarvi.
Non mi a crederei nemmeno io.
Ma questa è la mia casa.
E aggiungerei, purtroppo.
Qualcuno vuole trasferirsi nella giungla?
Tanto le scimmie sono i miei genitori, mentre io sono Tarzan.
A scuola fingo di avere una vita tranquilla ma la realtà è che tutti i miei compagni di classe sono dei falsi e degli ipocriti assurdi, così sono stata costretta a trovare gente decente altrove.
Ho paura dei temporali e quando mi arrabbio sono capace di cose disumane.
Ma questo forse è meglio non dirlo.
Bello schifo.

Beh, dopo tutto quello che ho scritto penso che abbiate capito che sono una pazza isterica, sclerotica e lunatica.
E le protagoniste delle mie storie, prendendo un po' di esse da ognuna e mettendolo insieme, mi rappresentano completamente.
Sfogo la mia rabbia repressa nello scrivere, nel suonare il piano, nel cantare e nel ballare.
Si, so fare un po' tutto.
Piccolo genio, direbbe qualcuno.
Piccola cretina, dico io.
Perché con tutto quello che so fare, a quest'ora, invece di essere su questo sito di merda(senza offesa), dovrei essere su un palco a cantare e a stringere la mano ai fan.
O comunque dovrei essere da qualche parte a fare qualcosa di figo.
E magari lo farò, chissà.
Lo metterò in culo a tutta quella gente che ha sempre riso di me e che si crede superiore.
Brucerete sul rogo, brutti bastardi.

- Fantasie di una povera pazza.

Ciao. :3

" Sii il tuo miracolo " ( Bruce Nolan - Una settimana da Dio) *Il mio film preferito.

E dopo questo posso definitivamente dissolvermi.

You don't know you're beautiful oh oh.
Fuck Yeah, babe.
u.u

You forgot me

- Ultimo capitolo

-STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA.-
Ad un tratto sua madre scoppiò a piangere e il medico poté continuare a spiegare ai presenti ciò che era realmente successo.
“Ieri pomeriggio, cadendo dalle scale, la parte ancora indolenzita intaccata tre anni fa è stata danneggiata maggiormente..e questi sono i risultati. In pratica la sua mente è ancora convinta di essere al tre Maggio 2009. La ragazza non ricorda nient’altro.”, aggiunse passandosi una mano sulla fronte sudata, come se quel discorso lo affaticasse per davvero.
Nella stanza calò il silenzio.
“Tutto ciò che è successo dopo quel giorno è stato rimosso”.
- - - - -
“Pronto? ”
Una voce calda, apparentemente preoccupata, le rispose.
Alex non seppe perché ma non ebbe il coraggio di dire nulla.
“Pronto?? ”, ripeté più decisa la voce.
Notò che era rauca, profonda. Aveva un non so che di famigliare, ma non riusciva proprio a ricordare di chi fosse. Poi si riprese e chiuse la chiamata.
Osservò il display ancora per qualche secondo, e alla fine gettò il cellulare sul letto, a pochi centimetri da lei. Sospirò.
'Perché non mi ricordo uno stramaledetto cazzo!?'

Look After You

"Non meriti di sentirti così, tu non sei una puttana. Io voglio... ", cercò di trovare le parole,
" voglio che non ti senta più in questo modo. Usata, sporca. Voglio che dimentichi quella sera... "
A Lidia parve di vederlo insicuro.
" Voglio curarti. "
Lo fissò negli occhi.
Credette di capire cosa stesse cercando di dirle.

Gli opposti si assalgono.

- Ultimo capitolo

Marissa Smart: noiosa, seria, super organizzata, rompe le palle peggio di tua madre, impeccabile, mai in ritardo, ordinata, perseguitata dalle sue manie di perfezione, dipendente dai giudizi altrui, sostenitrice di sani principi morali, non fa mai una figura di merda in pubblico.
Louis Tomlinson: cretino, idiota, buffone, disordinato, pieno di senso dell’umorismo, simpatico, allegro, disorganizzato, fuori di testa, se ne fotte del giudizio altrui, sfacciato, collezionista di figure di merda, la sua morale? Carpe Diem.
E’ come tentare di attaccare fra loro due calamite di carica opposta.
Come sperare di vedere il sole e la luna nello stesso cielo.
Come accendere il fuoco con un fiammifero bagnato.
Volete innescare una bomba? Mettete questi due nella stessa stanza.
“Ma gli opposti si attraggono... “.
Davvero?
Non era piuttosto, gli opposti si assalgono?

Le parole che non ti ho detto

E tu, Louis, che mi dicevi sempre che ogni cosa sarebbe andata bene.
Perché mi hai mentito?
Perché non mi hai mai detto che a volte sorridere non basta? Sorridere non serve a niente.

Questa è un'altra storia.

"Apri la porta", replicò lui con semplicità.
"Quale porta?"
Harry si batté una mano sulla fronte.
"Ma quella di casa tua, idiota! E quale se no!?", sbottò.
La mora alzò un sopracciglio mentre si dirigeva all’ingresso.
"Perché? Mi hai mandato qualche...", cominciò a chiedere mentre spalancava la porta.
Ma non ebbe nemmeno il tempo e le parole per continuare la frase.
"Harry...", sussurrò sbarrando gli occhi.
Era proprio lì.
Di fronte a lei, sorridente.
Proprio davanti alla sua porta di casa.
Incredibile.
Lui spalancò le braccia allargando ancora di più il suo sorriso.
Eloise chiuse la comunicazione ancora aperta e si fiondò fra le braccia dell’amico, stringendolo.
"Cosa diavolo ci fai qui!?", chiese felice.
"Nulla", rispose. "Sono venuto a prenderti, torniamo a casa".

Banana Bob

- Ultimo capitolo

Anche le donne possono essere insensibili, egocentriche, egoiste e stronze. Soprattutto dopo essere rimaste nella merda a causa di un rgazzo per due schifose volte. Lei, Eloise Hoskins l'avrebbe fatta pagare a tutti gli uomini. A tutti quegli esseri inutili con una caramella molla e gommosa in mezzo alla gambe. E lui, mister Banan Bob, non aveva ancora capito con chi aveva a che fare. Nessuno dice di no ad Eloise Hoskins. Gli avrebbe tolto quell'espressione pietosa da: "la vita è bella!" che aveva sulla faccia.
'Niall Horan, ti farò capire finalmente come funziona il mondo'.

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