Sono come un animale in gabbia. Non riesco a scapparti, mi hai reso schiavo di quegli occhi da angelo… Gli stessi occhi che ammaliarono quella volta.
Forse ripensando a quello che ero prima… non sarei da nessuna parte senza di te.
Forse… Forse, in un certo senso tu mi hai salvato.

Non ne potevo più di sentire le loro urla.
Presi la mia roba, il borsone con le cose di danza e mi avviai verso la sala prove.
Ballare era la mia vita, mi aiutava a distendere i nervi anche nelle situazioni più critiche.
Quando mettevo su un CD e la musica partiva, niente esisteva più per me e io non esistevo più per nessuno. La mia anima si fondeva con le note e con i bassi e ogni pensiero veniva trasportato via.
[Cap. I. Feel you]

Mai soffermarsi sulla prima apparenza di una persona.
Sopratutto quando la persona in questione è considerata una delle migliori , delle più dolci e delle più quiete.
Potrebbe venire a galla un piccolo segreto che ribalta completamente la situzione.

‘Questo sporco uomo lupo mi mangerà alla fine?’ Non è così, mi sono innamorato.
Quella pelle candida e quel profumo secco, erano come una droga per Wu Fan. Ne voleva sempre di più non era mai sazio.

Mi sento come una specie di bambola gonfiabile. Quando servo vengo tirato fuori, quando ho terminato ecco che mi ributti in un angolo come se niente fosse mai accaduto.

Immobile e in silenzio, seduto sul divanetto in velluto rosso che c’era nella stanza. Il suo fiato mancò un paio di volte.
Quando la mente ripensava all’ accaduto, arrossiva violentemente. Il cuore aveva appena iniziato a battere a una velocità che neanche lui avrebbe potuto descrivere.

-E questa sarebbe la sorpresa?- disse l’altro sfoderando un sorriso a 32 denti.
-Mi spiace deluderti ma.. No. La sorpresa sarà dopo la torta.-
-Anche la torta? Non è che poi ingrasso?- chiese Kevin quasi preoccupato.

E’ notte.
Nel dormitorio tutti dormono e regna il silenzio nella casa .
L’unico ancora sveglio sono io. Sono i miei pensieri a tenermi sveglio.