ConsultingFangirls, autore su EFP Fanfiction

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ConsultingFangirls

Membro dal: 02/06/12
Nuovo recensore (1 recensioni)

[Immagine Test] Lei è andata in bagno, e mi ha lasciato il compito di scrivere una presentazione, ma io non ne sono capace, quindi perché non mi dite com'è che è morto l'autostoppista con la macchina a cui è scoppiato il motore? Oh, lo so che non siete qui per questo. Voi siete qui per le fanfiction, ma non le avrete mai, quindi, già che stiamo chiacchierando... oh, come facciamo a sapere dell'autostoppista, dite? Non è ancora uscito sui giornali, dite? Beh, conosciamo uno scrittore di serie tv che ti mandano in completo mindfuck, o meglio, sappiamo cosa gli piace. Se ci piacciono gli scrittori di serie tv che ti mandano in completo mindfuck? Beh, ci piacciono le serie della BBC, e la BBC.

Ok, dopo questo storpiamento innato della nostra povera Irene vi lasciamo in pace. Scriviamo FF su quel che ci passa per la testa, e se non volete entrare nel nostro tunnel lungo e buio di follia e miscredenza meglio che lasciate perdere. È anche possibile che non ve ne faremo una colpa eccessiva. Forse. Oppure potremmo venire a cercarvi, abbiamo così tanto tempo da buttare che potremmo anche farlo.

Comunque, come si sarà capito siamo due. Ci siamo conosciute quando avevamo undici anni; ai tempi facevamo discussioni erudite su Shakespeare e Thoreau, ma ad un certo punto abbiamo perso la rotta e siamo andate a finire in un manicomio, adesso le nostre conversazioni sono fatte di "iusfdhjkxajskjan" e "gaaaaaaaaay" (oppure "It's fonduuuuuuueee"). A parte il fatto che non abbiamo neanche tanto da parlare visto che condividiamo il cervello, quindi se sembriamo particolarmente stupide non fateci caso, il neurone è uno e deve fare lavoro per due, abbiate pietà.

Stiamo aspettando il madman with the blue box e non vi diremo mai chi siamo per mantenere il misteeeero (va bene così?)

Ah, no. Le malattie inglesi sono polite. Ricordatevelo sempre, prima di insultare il raffreddore che vi prenderete a Londra. Se ve lo siete beccati è perché avete fatto qualcosa di veramente orribile, e il pus di Duff illumina a giorno una città. Bene, ora addio. Speriamo per voi che non c'incontriate dopo mezzanotte. Ma è probabile che succeda, l'unico suggerimento che possiamo darvi è iniziare a correre.

In the Flesh

Us and Them

[MorMor]
Con gli occhi scuri e ormai scalfiti da una speranza malriposta.
Che hai capito come andavano le cose.
Con occhi scuri e sgranati e vuoti.
E tutto quello che volevo vedere con il sole che nasceva era in una pozza di sangue e di cervella.

Something Wicked

- Ultimo capitolo

Era iniziato in un nebbioso mattino di febbraio quando, marciando per l'appartamento di Baker Street con le mani nei capelli e gli occhi da folle, Sherlock Holmes si era imbattuto in qualcosa che non sarebbe dovuto esistere.
L'uomo seduto nella poltrona dei clienti, un tizio magro, alto, con un completo a righe blu e marroni, Converse rosse e capelli spettinati, stava imperturbabile e con le gambe accavallate, seguendo con gli occhi il famoso detective uscire di testa. John non ci avrebbe scommesso, ma sembrava si stesse divertendo.
/ «Rose? È finito il latte»
«E perché non vai a prenderlo?»
«Perché ci vai tu» Layne le tese il cappotto con un sorriso e svuotò la pipa sul divano «E prendi anche del tè, che è quasi finito»

Ad occhi ancora aperti.

È brutto non avere nulla da perdere. È ancora più brutto sapere di aver avuto qualcosa, ma di averlo già perso, e vivere nel ricordo di quel qualcosa che un tempo c'era stato, risognarne i dettagli; quel profumo di cannella, quelle note sul violino alle tre di notte che svegliavano tutto il palazzo. Quei due respiri vicini nel letto quando il violino orami era posato, e da soli la notte era davvero troppo buia.

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