"Fissava le pareti della stanza senza vederle realmente, cercando di captare ogni piccolo rumore. L’unica cosa che sentiva era il suo flebile respiro. Le luci al neon del lampadario rendevano l’atmosfera circostante molto ospedaliera, e quel paragone non fece altro che accrescere l’ansia dentro le sue membra. Non sapeva come mai, ma la sola idea che quella camera potesse sembrare un ospedale lo terrorizzava abbastanza.
Guardò impotente la porta sbarrata davanti a lui, per poi lasciar scivolare gli occhi sulla scarsa mobilia che lo circondava: un comò di medie dimensioni, un traballante tavolino di mogano e una sedia inutilizzata, considerando che era seduto sul pavimento freddo. Ingoiò l’aria, aspettando che qualcosa accadesse. Ma non succedeva niente da almeno cinque giorni.
Uscirò mai da qui?"
(Taoris, Kaisoo, Hunhan, Baekyeol, Sulay, ChenMin)
(Titolo cambiato! Precedente: "Il college degli orrori")

"E ora potremmo anche scrivere pagine e pagine su quello che successe da quel momento in poi, potremmo anche parlare di come i loro sguardi si incrociassero continuamente nei corridoi, di come si fossero sentiti quando per la prima volta si erano ritrovati con un naso ad un palmo dall'altro o di come avessero iniziato ad avvicinarsi di proposito, ma davvero, sarebbero solo un mucchio di stronzate. Di cliché. Perché, in sostanza, non c'è niente da raccontare che non sia già stato detto con parole migliori. Usate di proposito per non farlo sembrare ciò che è realmente, ovvero tutta una questione fisica.
Perché diciamocelo, non può essere nient'altro, dopotutto. Perché anche se realmente ci fosse stato altro, erano entrambi troppo fottutamente orgogliosi per ammetterlo. E in ogni caso, non avevano bisogno di farlo."
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OOC (abbastanza), Lemon e boh, non oserei dire senza trama, ma una cosa simile. Se la cosa non vi garba - e se è realmente possibile che una sana shot slash non vi garbi - lasciate perdere questa fic.

“Quando ti appassioni ai Drama, la realtà perde di colore: realizzare che tornando a casa non troverai nessuna star – con un elevato tasso di testosterone ambulante – con cui dividere l’affitto è tanto duro quanto sapere che il figlio del ricchissimo Cha, un gran bel pezzo di ragazzo, non si innamorerà mai di una rivenditrice di ramen. La vita scorre monotona, i giorni si susseguono senza che una Gumiho sbuchi da un cespuglio o che una spia ti faccia da bodyguard: rientra tutto in una routine che nemmeno l’arrivo del tuo futuro ragazzo riesce a spezzare, questo perché quando vi siete conosciuti non hai visto i cuoricini e le stelline porsi a cornice intorno a voi”
Ji-Yong vive nell’attesa che la sua vita si trasformi in un Drama: all’infuori del suo ragazzo (che i suoi genitori credono donna), del suo unico amico e del suo fastidiosissimo condomino (un gigolò innamorato dei manga) non ha nessuno su cui contare.
Tra bugie, tradimenti e rivelazioni sconcertanti, parte così l'epopea natalizia di dieci giorni a casa Kwon, dove Ji-Yong imparerà che non è sempre oro quel che luccica (e viceversa).
[G-TOP]

Quello che l’aveva colpito di lui era la pelle bianchissima, come una coppa di latte caldo pronto per essere bevuto. Non c’erano molti schiavi di quel colore, laggiù, e Fareed non era riuscito a fare a meno di acquistarlo al mercato degli schiavi.
Fanfiction scritta per il pornfest :D

Luhan viene catturato e usato come un esperimento. Lo lascia confuso e alla disperata ricerca di risposte. Gli fanno fare cose che non è in grado di fare, con il suo corpo legato intimamente da qualcuno che non conosce e secondo i suoi rapitori, tutto questo è per una cosa: salvare il mondo.
[HunHan]