"è il mio amore per te che mi ha tenuto in vita. La mia sorte era segnata, mentre ero sott'acqua ho fato un patto con Dio: gli ho detto che ero pentito, che avevo capito di essere stato un pazzo a lasciarti per andare laggiù a fare l'eroe e ho promesso che non avrei preteso nient'altro, solo di poterti vedere ancora una volta, e lo vuoi sapere? Ne è valsa la pena."
[Cit. “Pearl Harbor”]

Eravamo appena tornati dal tour quando la vidi. Era bella, di una bellezza non comune. Sembrava un angelo, anzi forse, lo era.

Cammino in una strada buia. Non passa nessun’auto. Il freddo mi attraversa le ossa. La minigonna lascia passare il vento gelato fra le mie gambe sottili. Gli occhi fissi sull’asfalto, vuoti, stanchi. Stanchi di continuare a condurre uno stile di vita che non mi appartiene. Pensavo che quella era la vita che volevo fare.

Ascoltando la nostra canzone mi vengono in mente tutte quelle sere passate in auto, sotto casa sua, a parlare fino all’alba. Da quando se n’è andata, il letto è troppo vuoto. Fa troppo freddo dentro me. Lei era il mio sole personale. Anche quando pioveva e c’era lei, la giornata era splendente. Ora invece anche se il sole è così forte da accecarti, è come se piovesse di continuo.

Buonasera gente! Eccomi tornata col sequel di “Lei, lui e… il gemello”. È passato abbastanza da quando ho chiuso quella fan fiction, però (dopo aver torturato la mia Gemella) finalmente posto il primo capitolo della continuazione!! Spero vi piacerà! Un bacio.

“Oddio, Yle… Guarda quello là…” Mi fece segno Marty, entrando a scuola. Cercavo di aguzzare la vista, ma nonostante le lenti a contatto graduate, vedevo poco. Poi vidi un ragazzo, poteva avere quasi la mia età, anzi la nostra. Mi voltai verso la mia gemella e scoppiai a ridere. Che buffo che era… “Martì… Non mi dire che ti piace quel mostro!!!” Riuscii poi, a dire fra le risa. Tutti i tipi più strani piacevano a lei, ma mai strani quanto quell’individuo che passeggiava tranquillo con fare effeminato.

Sai bill? Ancora ricordo quel giorno, quella spiaggia, le nostre mani intrecciate e... il nostro bacio. Ora però le cose sono cambiate, tu ti stai per sposare e...

Era natale, tu stavi scartando i regali, quando improvvisamente ricevi una chiamata urgente. Getti per terra il mio regalo, quello che avrebbe dovuto cambiarti la vita per sempre, ed esci... da quel giorno non faccio che piangere. non riesco a farmi forza... perchè tu eri la mia forza.

Stava per suonare il campanello, quando qualcuno le afferrò il braccio. Sapeva chi era, l'aveva amato alla follia e ora che l'aveva dimenticato lui era tornato come se fosse passato poco tempo, quando invece erano trascorsi ben 4 anni dalla loro separazione.

Brian non voleva lasciarla sola,come avrebbe potuto farlo? Aveva capito i sentimenti che Brian provava per lei. Però lui ora doveva andare... doveva andare da Helena...

Kagome era morta..Kikyo l'aveva uccisa sicuramente per gelosia...ora Inuyasha doveva farla tornare in vita perchè la voleva al suo fianco...e chiese aiuto a sesshomaru.. Avverto: la fanfic è SesshomaruxKagome...