Dal primo capitolo.
-Gente come quello stronzo, non dovrebbe nemmeno esistere..- commentò tirando fuori dalla tasca un fazzoletto un po' stropicciato, non ci diedi importanza, mi concessi al suo tocco leggiadro che finalmente dava tregua alle mie lacrime.
Ripulì il mio volto dal trucco colato e mi sorrise nuovamente come se fosse la cosa che gli riuscisse meglio.
-G-Grazie- Sussurrai a fatica.
***
Dal capitolo sette
-Perchè l'hai fatto?- tornai a fissarlo
-Fatto cosa?-
-A..aiutata, perchè mi hai aiutata?- il tono della mia voce tornò duro, mentre stringevo la tazza di thè fra le mie mani.
-Perchè non avrei dovuto farlo?-
-Rispondi alla mia domanda Calum!-
-Vuoi saperlo davvero?- domandò lui serio
-Si-
-Allora dammi una possibilità..-

*Flashback*
I suoi occhi azzurri, profondi come il mare, mi osservavano smarriti come mai gli avevo visti, l'espressione preoccupata sul suo volto si fece sempre più buia, balzò dal suo letto scansando la persona al suo fianco.
Il mio corpo si bloccò sulla porta della stanza da letto, quei due corpi nudi e affannati che appena videro la porta aprirsi di fermarono, penso non sarebbero mai usciti dai miei pensieri.
Occhi che imprecavano di scoppiare e un cuore che se si fosse potuto strappare e scappare l'avrebbe fatto, imprecai il suo nome più volte per poi tirare verso entrambi il primo oggetto che mi capitò sotto mano.
-Sei un fottuto fallito Louis, e rimarrai tale per sempre-
*Fine flashback*
-Non voglio che tu soffra per un coglione, ok?-
-Perchè hai sempre odiato Louis?-
Quella domanda uscì senza nemmeno pensarci molto dalla mia bocca, ma era una cosa che avrei voluto sapere e fra me e Harry non c'erano mai stati segreti di nessun tipo
-Facciamo che di questo ne parliamo un'altra volta Ja, dai..-

Aspettavo quella mattina da intere settimane.
Presi la macchina e andai a prenderlo all'aereoporto.
Ero seduta ad aspettarlo, quando vidi quei ricci girare l'angolo, i suoi occhi verdi erano d'avanti a me e non smetteva di sorridere felice.
Tornati a casa, cominciò a baciarmi il collo, affondai le mani sotto la sua maglietta e la tolsi, lui fece lo stesso con molta delicatezza. Mi baciava il collo e poi sempre più giù avevo i brividi sentivo il calore del suo corpo finalmente, sentivo di amarlo davvero, il mio reggiseno fu slacciato dalla sua mano calda che accarezzava il mio corpo.
Non vedo Harry da un anno esatto.
Non l'ho mai più rivisto.

Ci sedemmo sotto a un albero.
"Come mai mi hai chiesto di uscire a quest'ora?"
"Volevo stare un po' con te" appoggiò la testa sulla mia spalla io le accarezzai i capelli
"Secondo te una grande amicizia può trasformarsi in amore?"
Si staccò dalla mia spalla e mi guardò dritto negli occhi.
"Cosa vuoi dire?"
"Quando due persone sono amiche, la loro amicizia.." mi azzittì mettendomi un dito davanti alla bocca
"Niall, fallo"
"Fare cosa?"
"So che vuoi farlo, non chiedermelo, fallo e basta"

Eravamo solo io e lui.
Era inverno.
Ci tenevamo per mano e continuavamo a parlere di quanto era stato bello passare un anno insieme.
Mi allontanai leggermente dal suo petto, i nostri nasi si toccavano le nostre labbra si strusciavano, lo baciai, come se non ci fosse un domani.

"Ma evidentemente tu non hai bisogno di me come io ne ho di te.." mi guardò negli occhi e uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Ero nel suo letto per la centesima volta, ci ero cascata di nuovo.
Ormai ero diventata il suo passatempo preferito ma d'altronde a me piaceva esserlo e non facevo nulla per evitarlo.
Liam aveva una ragazza ma il suo lato trasgressivo giaceva nascosto da parecchio tempo.
Ero in quella casa, proprio davanti ai suoi occhi scuri.
Indossavo un vestitino di seta, una mutandina sottile e un reggiseno di pizzo.
Liam mi buttò sul divano baciandomi dolcemente, continuava a leccarmi e baciarmi il collo facendomi dei piccoli succhiotti.