«E se fosse la seconda volta? Mi perquisiresti e mi metteresti le manette?»
Gli occhi di lui si fecero scuri. «Cos'è questa fissazione per le manette?»
«Be', se non lo sai» rispose Zoe contegnosa «non voglio corromperti.» Fece per rientrare, ma Zayn l'afferrò per la felpa e la tirò indietro.
«Non così in fretta» disse fissandola con sguardo impenetrabile. «Stai giocando con me» aggiunse.
«Ci sto provando.»
«Non mi piacciono i giochi, Zoe.»
______________________________________________________________________
Avere uno sceriffo alle calcagna e desiderare di essere arrestata ...

Devo iniziare a pensare alla mia vita, invece di correre dietro alla tua. Per questo ho messo i miei vestiti più belli in valigia. Non ci ho messo quello che piaceva tanto a te. Nemmeno quello con cui ti ho visto la prima volta. Ci ho messo solo quelli che piacciono a me, quelli che mi vedranno per la prima volta serena, felice, divertita, senza di te.

"Allora perchè hai detto che mi ami? "
" Ero ubriaco "
Ma si sa, gli ubriachi non mentono mai.

La presenza di spine in una rosa assumono valore difensivo verso gli attacchi dei predatori,esse spesso però possono essere addirittura mortali.
Fortune si sentiva una rosa,qualche volta piena di spine.
___
Gli umani sono predatori,come gli animali.
Ed Harry è come un predatore che insegue la preda,l’avvista e si lancia all’inseguimento per renderla sua.
_______________________________________________________________________________
Dal primo capitolo:
«Come ti chiami?» riprovò Harry,con una tranquillità assurda nella voce.
«Non ho un nome» lo sfidò,senza sapere da dove era uscita tutto quel coraggio.
«Allora te ne darò uno io» ci pensò un po’ su «Joy» se ne uscì senza capire perché proprio quel nome.
«No» urlò a quel punto la ragazza,esasperata.

- Lasciami - gridò cercando di svincolarsi dalla presa ferrea dell’uomo.
- Sta zitta - gli urlò contro,tirandogli i capelli.
- Basta,t-ti prego - sussurrò,mentre le lacrime ormai le bagnavano il piccolo viso.
- Devi stare zitta! - ribattè,alzando di più la voce puntando gli occhi in quelli della ragazza,senza far trapassare nessuna emozione.
Fu allora che si arrese,chiedendosi se morire faceva così tanto male e chiudendo gli occhi cominciando a contare fino a tre,perché era così che si faceva no ?

- Io sono il tuo professore. -
- Non in questo momento,Harry. -

Molte volte sono obbligata a stare a testa bassa per il giudizio degli altri,ma forse non è colpa loro,forse non hanno mai avuto delle persone che consideravano importanti,per cui avrebbero litigato con il mondo intero,una persona che ti faceva ridere,ti faceva star bene,un idolo appunto.

L'amavo,ma il coraggio mi mancava,era bella ma non lo sapeva.