Dovrò paragonarti a un giorno d'estate?
Tu sei più amabile e temperato:
rudi venti scuotono i diletti boccioli del maggio
e l'affitto dell'estate ha durata troppo breve;
[...]
e ogni bellezza dalla bellezza prima o poi declina,
spogliata dal caso o dal mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire
né perdere possesso di quella bellezza che è tua,
né la morte si vanterà che tu vaghi nella sua ombra
quando in versi eterni tu crescerai nel tempo.
Finché uomini respireranno o occhi vedranno,
fin tanto vivrà questa poesia, e questa darà vita a te
[...] il mio cuore argomenta che tu risiedi in lui, scrigno mai penetrato da occhi cristallini.
[...] o per il tuo ritratto o per il mio amore, sebbene lontano, tu sei sempre presente in me;
perché muoverti non puoi più in là dei miei pensieri, ed io sto sempre con essi, ed essi con te.