Il leggendario signore del Clan di Starbhion ha sconfitto Fenris il Lupo sacrificando la sua mano.
Diciassette anni dopo, però, il suo destino e quello dei suoi figli sembra ancora legato all'antico nemico oltre che all'odio tra Starbhion e gli Shawnnon, i fieri e focosi uomini del Clan rivale.
A chi toccherà stavolta sacrificare qualcosa?
All'invincibile spadaccino primogenito, sposato inspiegabilmente a una donna senza dote né voce? Al focoso Sanguefuoco catturato nelle spire della maledizione di un Nibelungo? Oppure ad terzogenito, lo Storpio? E l'unica figlia femmina di Starbhion reprimerà l'orgoglio e rimarrà a guardare o impugnerà la spada liberandosi così anche del giuramento di Steinn di Shawnnon che la vuole per sé?
In un mondo popolato di Nani maligni, draghi, Annegatrici ammalianti e altri spiriti inquieti, gli uomini dei Clan dovranno affrontare il Fato che gli dei hanno scelto per loro. E alcuni mortali, purtroppo, sono intrisi più di altri nella ragnatela divina.
Undici inverni e ventotto anni basteranno per la resa dei conti?
(Storia scritta per la Challenge: "L'ondata Fantasy" indetta da _ovest_)
Questa storia è in costante revisione. Ogni critica, suggerimento e opinione è ben accolta.

Faye è reduce del terzo fidanzamento finito male, il secondo conclusosi con la morte del fidanzato in questione.
Sua zia, decisamente esasperata dai continui fallimenti matrimoniali della nipote orfana e squattrinata, decide di accompagnarla per un soggiono in un villaggio di montagna dove, forse, finalmente potrà accasarla con una persona tranquilla e rispettabile.
Nessuna delle due sa che lassù, oltre a un giovane affascinante, un guerriero scorbutico, parecchi residenti eccentrici e qualche ragazza facile alle crisi di nervi c'è un drago affamato deciso a far rispettare al villaggio un patto quasi dimenticato.
Un patto che metterà decisamente Faye nei guai. Come al solito.

Un soldato torna a casa dalla guerra per rivedere lei.
Ha una promessa da rispettare, ma il prezzo che ha pagato per essa è alto. Troppo.

C’è una regola segreta di cui ogni scrittore, quando nasce un nuovo libro, viene a conoscenza: tenere i propri personaggi dentro alle pagine.
Nessuno sa chi l’ha scritta, pochi sanno chi la fa rispettare. Uno solo la infrange.
E l'inchiostro diventa sangue.
Liberamente ispirata ad Alice nel Paese delle Meraviglie.