Soffri, è normale, nella vita c’è molto dolore; lo sopporti, è giusto che sia così; intorno a te dovrebbero esserci persone che ti aiutano, esatto dovrebbero, ma non ci sono.
Allora sopravvivi, o almeno cerchi di farlo, ma poi non va tutto secondo i propri piani.
Sai quello che stai per fare e in quella nebbia che hai nella mente ti ritrovi a pensare come tu abbia iniziato.

-Non pensare che dopo questo spettacolino io rimanga senza niente! Anche tu dovrai fare quello che ho fatto io-
-Ma questo non era nei patti!- si lamenta.
-Oh Louis non credo che non ti dispiacerà poi così tanto-

smetti di cigolare in questo modo osceno! Giuro che non ci vado più in giro con te! Per fortuna che siamo arrivati...
**
-Perché ci hai chiusi fuori?-
-Perché c’è una sorpresa per te- si avvicina e mi mette una benda sugli occhi.
-Guarda che se mi fai cadere io ti faccio cadere le palle, ci siamo intesi?!-
-La tua solita delicatezza si fa sentire- ride mentre mi prende per un polso, facendomi da guida.
Mi porta dentro e mi fa salire le scale.
-Hazza perché stiamo andando verso le camere? E soprattutto perché non sento ridere o voci maschili?-

un'altra noiosa giornata in quella squallida lavanderia, mai niente di nuovo o forse sì?
**
prima storia rossa, non so come sia venuta.