Era ormai buio quando Liam Payne aprì di nuovo gli occhi. Si trovava di nuovo nel suo letto –anche se non ricordava esattamente come c’era arrivato -e stretto tra le sue braccia,c’era l'enorme orso bianco – Alfred, ricordò. Si strofinò gli occhi e cercò di stiracchiarsi ma ne uscì solo una serie di lamenti e gemiti per via della stanchezza e i sintomi della febbre.

Il camino illuminava la stanza dalle finestre chiuse e dalle enormi e pesanti tende a coprire il calare del sole. A riscaldare quella stanza che era già infuocata di suo. A dare quell’atmosfera romantica che si addiceva al momento. Un momento che durava da giorni ormai e di cui nessuno voleva la fine.
Un rumore leggero di un bacio rubato risuono nella grande camera, facendo annullare lo scoppiettio dei ceppi di legno nel camino. Due braccia forti strinsero un corpo ancora dormiente, mentre il suono di una serie di altri baci riempiva il vuoto.

Non so cosa mi abbia spinto a pubblicare questo pensiero. Forse la noia o forse la pazzia.
Fatto sta che non riesco a togliermi questo pensiero dalla mente e nell'istante in cui le parole sono diventate chiare sul foglio bianco, ho deciso che dovevo condividerlo.
Piccola Drabble del come, a mio avviso, è stato il primo incontro tra Harry e Louis. Tra un Hi e un Ops in un bagno, aspettando il loro momento per esibirsi difronte i giudici.
- Ops! - esclamò dopo un pò "Ops, credo di essermi appena innamorato" continuò nella sua testa.
- Hi - risposte solo il ragazzo, che ora sorrideva con fare dolce.

Nevicava ormai da giorni, una neve fastidiosa che ti impediva di mettere piede fuori casa senza sprofondare. Ma era piacevole guardarla cadere, stando seduti sul davanzale intero, con il camino accesso, una coperta morbida intorno alle spalle e una cioccolata calda tra le mani.
Fu così che quel pomeriggio, Niall, decise che avrebbe addobbato l’albero. Era stanco di fissare il terreno completamente ricoperto di bianco e iniziava ad annoiarsi. Giusto quella mattina, sua madre, aveva portato l’albero in soggiorno gli aveva chiesto di prendere anche le decorazioni.

Zayn ingoiò a vuoto prima di rispondere: - Che cosa vuoi Liam? Farmi impazzire? -
- My love, tu sei già pazzo di me, questo è chiaro - disse fermando la sua mano tra le gambe del moro, continuando a fissarlo intensamente.
- Noi non faremo sesso - Zayn scandì le parole, in modo da farle entrare bene in testa al ragazzo che non ne voleva sapere di arrendersi e continuava a provocarlo.
- Quello che invece sto cercando di dirti, caro Zayn, è che sei mio. Anche se non ti ho questa notte, so che ti avrò un giorno. - disse quella frase sulle labbra del moro.
- Chi ti dice che sono tuo? - il moro sorrise divertito quando Liam allontano di poco il viso, per tornare a guardarlo negli occhi.

Appoggiò la tazza sul tavolo e lo avvolse con le sue braccia. Si stesse sul divano e inizio a inspirare il suo odore. Quell’odore di shampoo e sigaretta. E tra quelli odori confusi chiuse gli occhi e lasciò la mente libera di ricordare, nel dettaglio, cosa era successo solo qualche ora prima.

I due ragazzi si guardarono per un tempo indeterminato, con sorrisi sulle labbra che avrebbero potuto curare il cancro. Alla fine Blaine decise si spezzare quel silenzio chiedendo: “Allora, ti piace?”.
Kurt non sapeva bene che dire, non vedeva Blaine da San Valentino e dalla loro notte in Hotel. Cosi si limitò a sorridere ancora un altro po' e poi ad aggiungere: “E' bellissimo” ma non riuscì a trattenersi e aggiunse “Perché tutto questo? Sai che siamo solo amici e che non torneremo insieme.”.
Blaine sorrise scuotendo la testa e mordendosi le labbra, iniziò ad avvicinarsi a Kurt.
Kurt rimasse immobile scrutando nei suoi occhi, qualche verità nascosta che non riuscì a cogliere.

Chris si trovava tra il corpo caldo di Darren e la porta alle sue spalle, ancora immerso in quel bacio famelico colmo di lussuria e di desiderio. La mano di Darren, che sembrava non riuscire a stare lontana dalla sua erezione ormai completa, si posizionò tra le sue gambe e questo fece impazzire il più alto che ansimò e con voce ferma riuscì a dire: “Darren. Letto. Ora. Dirigo io.”

Erano passati 3 giorni dall'ultimo evento della Fox e Darren era andato in giro, tra programmi ed eventi per non pensare a quella sera. Il suo look era trascurato e non dava molta importanza agli abbinamenti. Le sue camicie spuntavano dai suoi pantaloni, i suoi capelli erano al naturale e indomabili e indossava spesso i suoi occhiali preferiti.

“D-Darren” disse quasi con voce disperata il ragazzo “hai intenzione di f-farmi impazzire ancora per molto? Se contini cosi non resisterò ancora molto” riuscii a dire infine con voce tremane dal desiderio.