Piet Mondrian, Composizione (1921)

“(…) Per costruire letteralmente i molteplici avvenimenti che sono intorno a noi e dentro di noi è necessario che la parola sia ricostituita sia seguendo il suono che seguendo l’idea. Se nella vecchia poesia il significato intrinseco della parla è distrutto dal dominio dei sentimenti relativi e soggettivi, noi vogliamo dare un nuovo significato e un nuovo potere espressivo alla parola, usando tutti i mezzi che sono a nostra disposizione (…). La dualità tra prosa e poesia, la dualità tra contenuto e dorma, non possono continuare ad esistere. Quindi per lo scrittore moderno la fora avrà un significato direttamente spirituale, egli non descriverà nessun evento, non descriverà affatto, ma scriverà. Egli ricreerà nella parola la totalità degli eventi: unità costruttiva del contenuto e della forma. (…)”

Manifesto II di "De Stijl" (1920)

Credo di aver finalmente capito il motivo per cui scrivo.
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Immaginate di vivere due esistenze, una completamente distinta e differente dall'altra.

Da un lato c'è Ale, la timida ragazza che ha il terrore di sbagliare, di dover affrontare rimorsi e rimpianti, che rimugina sul suo passato e che non riesce mai a voltar pagina.
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Dall'altro lato c'è Drides che, come la faccia oscura e misteriosa della Luna, compare ogni tanto e, mentre Ale dorme, ricuce i brandelli della sua vita, creando delle storie che prendono spunto da quel passato mai abbandonato plasmandolo di nuovo, generando una nuova-vecchia vita fatta di attimi ormai fuggiti che si ricolorano di desideri e speranze.