“...Sono orribile” lo aveva sentito spesso dire dagli altri per gran parte della sua vita. Le era stato ripetuto per un’infinità di volte e lei se ne era convinta. Il ragazzo non le risponde subito ma fissa il suo sguardo su un punto indefinito nello specchio e Bianca trattiene il respiro. Si sente accarezzare i polsi da mani tremanti e timorose e chiude gli occhi assaporando il tepore di quel contatto.
“Sei perfetta”

"Tieni, offre la casa" lo interruppe il cameriere, allungandogli un piattino. Mike spostò lo sguardo dal piatto, contenente un invitante panzerotto, al ragazzo che stava in piedi davanti a lui. Notò subito il suo sorriso, ampio e caldo, che gli fece perdere un battito. Le guance morbide con gli zigomi alti. Gli occhi che lo osservavano con attenzione e divertimento.
"G-grazie" balbettò, titubante.

“Mi dispiace” mi sussurra, posando una mano sulla mia spalla.
“Non è colpa tua” la mia voce è impastata dalle lacrime ed è sgraziata, troppo acuta per un ragazzo. Provo a darmi un contegno e fermare quelle dannate lacrime che non vogliono smettere di percorrere le guance.
“Del resto.. sono io quello innamorato, no? Sono io quello che deve soffrire e stare male per qualcosa che non c’è”

Mi giro, lentamente con il cuore che sta battendo a mille. Quella doveva essere una tranquilla serata. Eppure, qualcuno è a terra. Mi si gela il cervello. Corro al suo fianco e mi getto su di lui. C’è sangue, sangue dappertutto. La sua maglietta bianca è tinta dal rosso....

"Per tutta la vita sono sempre stato emarginato da tutti. Sono sempre stato considerato un mostro e nessuna ha mai avuto pietà di me. Ho passato una vita nell'ombra, nascondendomi, soffrendo in silenzio nella solitudine. Ma, in qualche modo sono andato avanti, tra insulti e lividi.
Sono un sbaglio, un errore, la prova che anche Dio è umano"

*DAL TESTO*
“Che cosa vorresti per Natale?” chiede ad un tratto Zayn, arrossendo nell’oscurità della stanza. Liam riapre gli occhi, prima di guardarlo. Percepisce la sua timidezza, e la cosa gli sta solo ricordando quanto sia perfetto il suo ragazzo.
“In che senso?” gli domanda, ridacchiando come una ragazzina.
“Insomma, non so cosa comprarti.. eh.. pensavo che la soluzione migliore fosse chiederti che cosa ti sarebbe piaciuto ricevere”. Liam si stacca dal suo abbraccio e prende il viso dell’altro tra le sue mani.
“Non voglio niente” gli sussurra, calcando le parole un paio di volte “Ho già il regalo più bello di tutti”.