«Non guardarmi così » riuscì a dire tra una risata ed un'altra.
«TU –la ragazza gli puntò un dito al petto- comincia a correre, che questa me la paghi»
Il ragazzo sentiva Stephanie correre dietro di lui, si rendeva conto che lei non riusciva a stare al suo passo, troppo impegnata a ridere e a prendere fiato, decise di dargliela vinta.
Stephanie si sentì mancare l’aria quando si fermò in cerca di ossigeno per i suoi polmoni, inaspettatamente le braccia di Louis le avvolsero la vita, era in trappola, non poteva andare da nessuna parte ora.
«Fammi capire… ora che intenzione avresti? Come dovrei pagarla? A quanto pare quella in trappola sei tu, non io » con un sorriso sghembo Louis le rivolse la parola e la ragazza si voltò verso di lui ritrovandoselo faccia a faccia, c’era poco spazio tra i due corpi, ma entrambi speravano disperatamente che presto sarebbe diminuito ancora… e ancora.

«Klaire, ti sei sporcata –ghignò Niall- lasciami fare» si sporse verso di me e con un dito mi pulì la guancia mentre teneva lo sguardo puntato nel mio, lo vedevo avvicinarsi col viso, eravamo pericolosamente vicini, distratto allontanò la mano strattonando il vassoio sulle mie gambe.
La tazza si capovolse, sporcando tutte le lenzuola e il mio amato pigiama celeste, evitando quello che era successo, Niall continuò il suo percorso, si protrasse nuovamente su di me e cercò le mie labbra.
Vorace mi inondò di passione, allacciai le mie braccia attorno al suo collo, lui repentino mi spinse di nuovo sul letto facendomi poggiare la testa sul cuscino.

«Mi fai impazzire, solo con le tue mani. Le tue mani sono perfette. Perfette per me, calde che esprimono passione –lo sentii stringere la presa e cominciare a fare movimenti più lenti- adoro quando mi accarezzi il viso, quando mi sposti i capelli dalla fronte o quando stringi le mie» si avvicinò e mi baciò cautamente.
Un altro colpo al cuore, agonizzante. Tutto così agonizzante.
«Continua» un filo di voce mi riempì la testa
«La tua voce, ecco, anche questa è perfetta –mi sorrise e mi spinse a sedermi sulla sedia affianco al tavolo della cucina- è capace di trasmettere sicurezza e coraggio, nei momenti in cui ne ho bisogno» un altro bacio, questa volta con più foga e passione.
Ci staccammo e ripensai al bacio, volevo ritornare indietro di qualche secondo per risentirlo e riprovarlo, se solo fosse stato possibile!

“Non so come riuscirò a trattenermi, ma stasera devi penare per avermi” mi disse con una sottile voce
“Tanto so che non potrai resistermi” soffiai, cominciando a baciarlo lungo il collo e a scendere sempre più giù, fino ad arrivare ai bottoni del pantalone, alzai lo sguardo per vedere la sua espressione e lessi nei suoi occhi lucidi che era pronto a sbottare, mi precipitai a sbottonare il bottone del pantalone, glielo sfilai rimanendolo in boxer, tornai a baciargli il collo, scesi fino all'elastico dell’unico indumento che gli era rimasto, notai la sua, ormai, ben evidente erezione e mi fermai
“Beh, se la vogliamo mettere così, possiamo anche finirla” gli sussurrai con tono accattivante, guardandolo nei suoi pozzi blu e allontanandomi.
“Con te non si può giocare, prendi tutto troppo seriamente”

«Ogni mattina le guardo, sei il mio pensiero appena apro gli occhi» mormorò prima di sfoderare uno dei suoi dolci sorrisi
«Ti bacio se mi dici che sono anche l’ultimo prima di chiuderli» non ho resistito, troppa dolcezza in una frase, poi mi avvicinai al suo volto.
«Sei il mio primo pensiero al mattino e l’ultimo la sera» continuò bisbigliando vicino l’orecchio destro.
Mi cedettero le gambe quando sentì la lingua di Liam perlustrare la mia bocca, mi abbandonai completamente a lui, avvolti dalla passione mi trascinò all’indietro, fino a quando la mia schiena trovò il muro, i nostri corpi aderirono l’uno all’altro, le sue mani volevano di più, anzi, sembrava quasi che mi pregassero di dargli di più, per qualche istante continuammo, poi Liam trionfante, mi spinse sul letto.