E’ facile pensare alla parte di superficiale di una persona e mettergli una bella etichetta appiccicosa che copra quello che di piu’ profondo c’è in qualcuno vero? Inutile dire che è da codardi, e che ora, ragazzi miei, andrò a togliere quell’etichetta scolorita dal tempo che è appiccicata da tempo sul cuore di Zayn.

Scivolava tutto così velocemente, dicono che quando si è felici le ore passino in un batter d’occhio, e allora perché vedo tutta la mia vita scorrere veloce, se sto morendo?

Ero una di quelle persone felici della vita, che coglievano il massimo da tutto e tutti, guardando in faccia la sorridente vita. Ero.

Di me sai solo quello che c’è scritto sulla carta d’identità, su di un pezzo di carta.

Non feci in tempo a pregare dio per la mia vita che un rumore mise fine ai miei pensieri, quello del mio collo che si spezzava, della vita che scappava dai miei occhi.

Quelle pupille spente, quasi appannate dalla nebbia che avevo dentro la testa.

Andrea ci racconta le sue storie, le sue esperienze da adolescente e le sue delusioni attraverso i suoi occhi confusi da adolescente