She’s a diva lady.
She’s a hopeless case.
She needs extra makeup
For her extra face.
She’s a hopeless case.


Sono Nicoletta, ho 26 anni (quasi 27) e due cubi di Rubik, un TARDIS di carta, un minipony frocio di nome Rodrigo e svariati peluche sulla mia scrivania. La mia camera è piena di libri (leggo tanto) e cd (vado a tanti concerti), amo il rosa e tutto ciò che ne deriva, ho i capelli rossi e sono una nerd un po’ ingenua ma sciantosa. Mi vesto pagliaccia (qualcuno dice bene), mi trucco pagliaccia (qualcuno dice bene), amo coordinarmi tra smalti, scarpe, borse, mollettine per capelli e cerchietti; nonostante la veneranda età studio ancora, ma lavoro anche in una scuola materna – amo così tanto i bambini che li mangerei. Ormai psicologa definitiva sulla via della psicoterapeuta, non sono uscita viva dagli anni ’80, ho un fetish per baffi ed astronauti, adoro il tonno in scatola, la Danimarca, i vestitini, Fincher e Lynch e Polanski, i pattern floreali, pavoni e gufi, la mitologia, Francis Scott Fitzgerald, William Faulkner, Ian McEwan, i cantautori, la new wave, Monet, Bacon & Kandinskij, la cultura greca e le serie tv – soprattutto quelle inglesi, data la mia smodata passione per il british/scottish/welsh accent. Da grande voglio fare la cantautrice lo-fi. O la mascotte. Ho finalmente trovato il mio Orfeo.