Il verso di una poesia ascoltata a un festival, un sogno tenero, la realtà che per una volta supera tutto...

Ho sempre pensato che la grandezza dell'amicizia non stia nel non litigare, ma nel poter perdonare, comunque.
Allora all'amicizia *brindisi con un paio di shottini*

Se sapessi dire quello che ho scritto con altre parole l'avrei fatto invece di consumare le ultime gocce d'inchiostro della mia adorata stilo. Uhm... parla di (e a) una persona speciale, dolce e altruista, più di così -io- non so.

Vivere sul confine e sognare ogni giorno di partire, partire e sentire la nostalgia di casa, tornare e accorgersi di essere troppo cambiati per riadattarsi ai propri "piccoli" luoghi. La vita di chi viaggia, di chi fa lo studente fuori sede per troppo tempo, di chi si innamora di ogni luogo in cui vive ma non mette radici da nessuna parte, perché tutto è provvisorio.
E forse un modo per conservare un luogo in cui tornare.

Alcuni versi sull'esperienza di prendere ispirazione da una persona reale per creare un personaggio per un romanzo, o sullo sforzo di conoscere abbastanza profondamente una persona da ridurla a un personaggio, o delle previsioni del tempo, o qualcosa del genere.

Alcune impressioni nate da un paio di sogni e troppe riflessioni fatti negli ultimi mesi.

...le domeniche in chiave di fa e il pane scuro
il colore che si disfa dalle mani, per sfida
e ancora un inizio, o almeno un perché...

...una nota sulla carne di scimmia, per chi non è di qui
ma anche luci incredibili e uccelli vari...

...e tralascerei che le tue braccia mi ricordano un racconto
ma sottolineerei tre volte la natura del tuo stato...