Jamesswitnees
    
Membro dal: 12/02/13
Nuovo recensore (21 recensioni)


La vita la incontravo solo nei fine settimana.
I lunedì, infatti, li odiavo perché erano lontani dalla fine.
Che schifo!
Speravo che il tempo passasse velocemente.
Proprio come un carcerato.
Mentre se fossi stato una persona sana, avrei dovuto vivere sperando che il tempo passasse lentamente e mi facesse invecchiare il più tardi possibile.
 

Fabio Volo

 


 




"Le donne apprezzano la crudeltà più di qualunque altra cosa.
E amano esserne dominate,
sono un sesso affascinante e testardo.
Ogni donna è una ribelle e, di solito, entra in rivolta contro se stessa."

 

Oscar Wilde

 
 

 

“Capiva solo che nulla è più forte di quell'istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell'istante per anni.
Solo pensando che chi ci ha salvati una volta,possa
poi farlo per sempre.

In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo.
Ma d'improvvisodemente.
E senza sangue.”

Alessandro Baricco

 




La facoltà d'illuderci che la realtà d'oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d'oggi è destinata a scoprire l'illusione domani.
E la vita non conclude.
Non può concludere.
Se domani conclude, è finita.
 

Luigi Pirandello






Che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio.
E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio.
Abbiamo creduto d'intenderci, non ci siamo intesi affatto.

 
Luigi Pirandello
 



 








 








 

 A te che sei la mia unica vera amica,a cui tengo più di qualsiasi altra persona.

A te che sei cosi dolce spontanea e solare.

A te che mandi a fanculo il mondo e fai quello che vuoi.

A te,un amica che forse,non perderò mai.

Arianna

 
A te che sei così insicura e così fragile.

A te che mi hai aiutato nella strada buia fino a trovarne la luce.

A te,dannatamente bella,anche se non lo credi,non riesci ancora a percepirlo.


A te che sei la cosa più bella che mi sia capitata.
Federica
 
 










« Si sentiva come il petalo di una rosa secca.
Denutrita, spenta, nera, inodore.
Come quella foglia verde strappata dai rami, troppo presto a primavera.
Come la bustina di una tazza di un tè già bevuto.
Consumata all’osso, sfruttata, dimenticata.
Era incompresa, lo era maledettamente tanto.
Ma non era indifferente, forse avrebbe desiderato esserlo.
Lei attraeva chiunque con l’astuzia prominente che inondava le idee altrui di intelligenza, era scaltra e provocatoria.
Aveva tanti amici, ma nessuno di quelli poteva considerarsi tale.
Provava indifferenza per la razza umana. Non era un’umana.
Lei era un angelo sceso dal cielo. Provava attrazione nei riguardi del mondo, e voleva assaggiarne il sapore. Ma era inciampata, poggiando i piedi sulle sue stesse ali, ed aveva toccato il fondo. Quel fondo che dall'alto si proibisce. »

 




 
Roberta.

 

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