Quanto a lungo ci si può nascondere?

Qual è il confine tra rassegnazione ed accettazione?
Quando saprò che nei miei gesti non c'è più nulla che ti appartiene?

come occupare un vaso d'aria.

devo lasciare che al bivio
tu scelga
con gli occhi chiusi

So why don't you kill me?

“Anche volendo credo che il portare scritto in faccia quanto mi manca il mio ragazzo mi renderebbe molto poco interessante agli occhi degli altri.” Risposi con un tono di voce misto tra il dispiaciuto e l’infastidito.
“Buon per te, anche a distanza sai che posso controllarti mio caro Tommy”

Avevo speso ore, impegno e costanza nel tentativo di mantenere un tono duro ed un atteggiamento distaccato, così forse nessuno mi si sarebbe avvicinato.

Non è difficile essere felici,quanto staccarsi dal dolore,soprattutto se porta il tuo nome.

Poi non succede e capisco che forse c'è ancora qualche altro peccato da espiare che mi tiene bloccato su questa terra.

Era lei a parlare,non più la reverenziale paura che si nutre nei confronti di una persona a cui si tiene troppo per dire qualcosa di sbagliato che possa allontanarla.

Eppure,per quanto amassi le tradizioni,per la prima volta non avevo avuto bisogno di avvicinarmi all’albero per avere il mio,di regalo

È solo che Newt c’era sempre,quando mi allenavo,quando mangiavo,quando chiudevo gli occhi poco prima di addormentarmi e ricadere nel vortice degli incubi che,a poco a poco,mi stavano restituendo quella parte di vita che la C.A.T.T.I.V.O. mi aveva sottratto attraverso la memoria.
Newt c’era anche quando pensavo a qualcun altro .. anzi c’era prima degli altri ed era diventato inspiegabilmente il mio termine di paragone preferito.

Traduzione (personale) di un breve racconto scritto da James Dashner che precede l'ultimo libro della trilogia,"La Rivelazione" e che vede protagonista un Thomas alle prese con il suo primo,vero ricordo dell'Eruzione. Spero apprezziate :)

E,da che aveva memoria,niente di quello che aveva detto era mai stato più vero.