Con molta nonchalance mi avvicino a mio cugino - Connor, chi sono quei ragazzi?- li indico col indice, stavano parlando animatamente con la mia migliore amica Liz a pochi metri da noi. Uno era alto,magro e con dei ricci di colore biondo scuro e l'altro leggermente più basso,anche lui magro ma con una chioma castano scuro. Connor li guarda,poi sposta il suo sguardo su di me -Sono due new entry della nostra comitiva! - sorride- Vedo che qualcuno sta già marcando il territorio!- dice riferendosi a Liz. Ridiamo all'unisono. - Ha tutto il campo libero!- esclamo cercando di essere convincente. Li guardo ancora un pò quando all'improvviso il ricco sposta il suo sguardo su di me e sorride. Distolgo subito lo sguardo e nervosamente mi giro verso mio cugino che purtroppo non era solo. - Ciao Amore mio!- mi viene incontro e mi abbraccia. Accenno un sorriso- Ciao Louis!- scioglie l'abbraccio e mi guarda negli occhi - Devo presentarti due persone!- sorride e mi trascina controvoglia dal riccio e il suo amico.

Spalanco gli occhi incredulo, sento le nocche andarmi a fuoco per quanto le sto stringendo –Cos’è uno scherzo?? Io non posso allontanarmi da lei! E’ l’unica persona che rimane della mia famiglia!- mi alzo di scatto col respiro affannato,sento un forte dolore alla gola,come se qualcuno mi stesse infilando un coltello lungo la faringe.
Alan,l’assistente sociale, alza lo sguardo dai fogli e mi guarda con i suoi occhi color ghiaccio –Sai cosa vorrei che fosse uno scherzo? Il fatto che tu abbia mandato ben 10 persone all’ospedale e ben 11 ne hai aggredite! – dice battendo una mano sulla scrivania.
Lo guardo in cagnesco – Non è una scusa valida per allontanarmi da lei!- scandisco le parole a denti stretti. Non può succedere questo. Non posso perdere l’unica cosa che mi impedisce di finire la mia vita una volta per tutte.