_Alexis J Frost_, autore su EFP Fanfiction

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_Alexis J Frost_

Membro dal: 18/05/13
Nuovo recensore (17 recensioni)

" 𝑰𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒃𝒂𝒕𝒕𝒍𝒆𝒇𝒊𝒆𝒍𝒅, 𝒕𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒔 𝒏𝒐 𝒑𝒍𝒂𝒄𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒉𝒐𝒑𝒆.
𝑾𝒉𝒂𝒕 𝒍𝒊𝒆𝒔 𝒕𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒔 𝒐𝒏𝒍𝒚 𝒄𝒐𝒍𝒅 𝒅𝒆𝒔𝒑𝒂𝒊𝒓 𝒂𝒏𝒅 𝒂 𝒔𝒊𝒏 𝒄𝒂𝒍𝒍𝒆𝒅 𝒗𝒊𝒄𝒕𝒐𝒓𝒚,
𝒃𝒖𝒊𝒍𝒕 𝒐𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒑𝒂𝒊𝒏 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒅𝒆𝒇𝒆𝒂𝒕𝒆𝒅.
𝑨𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒐𝒔𝒆 𝒑𝒆𝒐𝒑𝒍𝒆 𝒘𝒉𝒐 𝒎𝒆𝒕 𝒕𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒉𝒂𝒗𝒆 𝒘𝒉𝒐𝒍𝒆𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒆𝒅𝒍𝒚 𝒂𝒅𝒎𝒊𝒕𝒕𝒆𝒅
𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒗𝒊𝒍 𝒂𝒏𝒅 𝒇𝒐𝒐𝒍𝒊𝒔𝒉𝒏𝒆𝒔𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒊𝒔 𝒂𝒄𝒕 𝒄𝒂𝒍𝒍𝒆𝒅 𝒘𝒂𝒓.
𝑨𝒔 𝒍𝒐𝒏𝒈 𝒂𝒔 𝒑𝒆𝒐𝒑𝒍𝒆 𝒅𝒐𝒏'𝒕 𝒓𝒆𝒑𝒆𝒏𝒕 𝒂𝒏𝒅 𝒅𝒐𝒏'𝒕 𝒓𝒆𝒈𝒂𝒓𝒅 𝒊𝒕 𝒂𝒔 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒐𝒔𝒕 𝒆𝒗𝒊𝒍 𝒕𝒂𝒃𝒐𝒐,
𝒕𝒉𝒆𝒏 𝒉𝒆𝒍𝒍 𝒘𝒊𝒍𝒍 𝒆𝒏𝒅𝒍𝒆𝒔𝒔𝒍𝒚 𝒓𝒆𝒂𝒑𝒑𝒆𝒂𝒓 𝒊𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 "

Lieta di fare la vostra conoscenza, io sono Alexis J. Frost. Chiamatemi semplicemente Alex, se preferite.
Sono una ragazza che sin da molto piccina ha sempre sognato di potere scrivere e dedicarsi all'arte; ora, nonostante io sia più grande, questi sogni sono in me, più ardenti che mai. Scrivo e disegno, in continuazione, nella speranza di potere riuscire un giorno a pubblicare i miei scritti e condividere con gli altri quello che io chiamo il "mio mondo d'inchiostro".
Mi definiscono -ed è davvero così- una ragazza molto introversa, silenziosa e spesso bloccata dalla timidezza e l'insicurezza. Ho un'anima dark e molto gotica; il rock, il metal, la musica classica (soprattutto Chopin) ed Adam Lambert, sono le colonne sonore che continuamente suonano all'interno della mia testa. Senza dimenticare le opening, le OST e le ending degli anime, certo. Sono un'appossionata di anime e manga (ed anche serie tv) e da poco mi cimento anche in cosplay, impegnandomi affinché possano riuscire al meglio. Sono una lettrice accanita tanto da poter incarnare perfettamente il soprannome di "topo da biblioteca". Fosse per me, trascorrerei la vita leggendo, scrivendo, guardando serie su serie, disegnando ed ascoltando musica.
Non credo di dovere dire altro se non che chiunque passerà di qui, sarà sempre il benvenuto. Ho una pagina facebook (

https://www.facebook.com/AlexisJFrostwriter/)

se volete seguire tutto ciò che faccio al di là delle fanfiction che posto, oppure semplicemente per parlare.
Detto questo, ringrazio chiunque leggerà questa -pessima- presentazione e con essa i miei lavori.

_Alexis J Frost_

Kiss me and take me away

[ Lamen -- Laurent x Damen ]
Anche allora maledì il rosso con tutto il suo cuore, giurò vendetta, giurò morte. Giurò di diventare ciò che mai sarebbe stato altrimenti: un uomo capace di vincere e non più un ragazzino intelligente che preferiva i libri all'arte della spada. Il blu avrebbe sopraffatto quel maledetto colore che tutto aveva trascinato via.
Dapprima il suo cuore quando prese il nome del principe di Akielos.
Poi la sua innocenza, la sua anima, quando il lupo si tolse la maschera svelando il volto del suo stesso zio.
Ma lui sarebbe scappato.
Avrebbe vinto.

And I'm Home.

[ PATROCHILLE : Achille x Patroclo ]
Dal testo: "Sentì il fruscio del mare, il suo odore salmastro e la sabbia calda che si appiccicava ai suoi piedi e tra i suoi capelli. Le labbra si impregnarono del dolce sapor di baci mentre la pelle rabbrividiva sotto il tenero tocco di due forti mani che esploravano amorevolmente ogni centimetro del suo corpo.
Ti ho mai detto quanto mi piace questo? Quanto mi piaci qui, e qui, e qui?
«Ti amo. Ed è tutto quello che so.»
La musica della tenerezza e dell'amore, profumo che si espanse nel bianco sostituendo lacrime e dolori per farlo respirare a pieni polmoni un'aria che sapeva di felicità.
«Ti amo anche io. Questo è tutto quello che devi sapere. »"

Secret dance before the goodbye.

{ HijiGin/GinHiji; Warning R18!; Riferimenti alla fine del Farewell Shinsengumi's Arc.}
Immagini di lenzuola e corpi nudi, di baci rubati e mani tra i capelli aggrovigliate; sequenze confuse che sfioravano l'illusione, probabilmente perché andavano per sempre dimenticate e custodite in una futura tomba.
«Perché torni sempre qui?»
«Potrei farti la stessa domanda. So solo che dovremmo smetterla, lo so. Ma in un modo o in un altro, non so come, non so perché... quando mi rendo conto di dover fare un passo indietro è già troppo tardi.»
«Ed è qualcosa che detesto. Come la detesti tu.»
«...Comincio a pensare che se la detestassimo davvero, forse non saremmo in questa situazione.»

Mordred's song.

[Fate/Apocrypha ]
[Fate/Apocrypha ][Mordred!Centric ]
Cosa potete saperne voi, inetti e ignoranti, cosa potete saperne voi di cosa significa illudersi di poter avere tutto pur sapendo che in realtà non vi sia mai stato niente per te? Di cosa si prova nel protendere le braccia verso un sogno non ottenendo nulla se non che disgrazia, eppure ostinandosi a rimanere in piedi, rialzandosi sempre per poter sputare in volto al destino e dimostrare che persino un ignobile bastardo può elevarsi sino a raggiungere l'oro e la luce brillante di un re.

The Golden King.

- Ultimo capitolo

{ Fanfiction basata sul passato di re degli eroi dall'arrivo di Enkidu. Tutti i riferimenti presenti derivano dall'Epopea di Gilgamesh.
GilKidu.}
Allora mi si avvicinò, accogliendo il mio corpo tra le sue braccia e stringendolo in una calda stretta. Fu un'azione che mi spiazzò, qualcosa a cui persino un re come il sottoscritto non seppe come reagire.
Ma nel momento in cui ricambiai quell'abbraccio sentii che tutto stesse per cambiare ed io decisi, senza mai pentirmi, che quell'uomo sarebbe rimasto al mio fianco finché avrò avuto respiro.

Of fever and roses.

[The Case Study of Vanitas]
{ Vanitas no Carte ; Accenni alla Vanitas x Noè }
«No, Vanitas. A casa c'è Noè e tu adesso quell'idiota non lo vuoi vedere. Devi continuare a fare l'arrabbiato. Fine.»
Perché avevano litigato, quella sera. Fu una lite particolarmente violenta.
Questa era la ragion per cui non voleva vedere l'uomo dai capelli candidi, si trattava di una questione d'orgoglio e, in fondo, anche di un modo per calmarsi senza stressarlo oltre.
Mai lo avrebbe ammesso ma una parte di lui avvertiva il fastidioso peso del senso di colpa, giacché quello era stato un pessimo momento per lasciarsi andare alla rabbia.

Sun of doubts, Moon of love.

{ GilKidu; Warning!R18; Scena speciale tratta dalla fanfiction "The Golden King"}
L'oracolo del Sole ha ormai dichiarato la sua sentenza, parteggiando a favore del re di Uruk. Tuttavia Enkidu non abbandona la sua idea, giudicando folli le intenzioni di Gilgamesh nonostante la decisione di partir con lui verso la Foresta dei Cedri.
Questa è l'ultima notte prima di intraprender il loro viaggio ma dopo un giorno di dubbi e contrasti, è ora che le stelle lascino sfumar via la negatività, così che la Luna possa solo regalar amore.

Soulmates.

{Soulmate!College!Au! Warning R18! }
La prima volta che si erano incontrati avevano avvertito la bizzarra sensazione di conoscersi da sempre. Gli sguardi si incrociarono, veloci, curiosi. Fu un attimo fugace, quasi impercettibile, eppure a loro sembrò di aver parlato per intere ore come se il tempo si fosse fermato e le bocche avessero scoperto di poter divenire improvvisamente inutili.
Elliot si era mosso per primo, tentò di nascondere la sua confusione con improvvisata risolutezza e si aggrappava alla sua cartella scolastica. Pronunciò una sola parola, una domanda che si era già udita più volte in quella prima mattinata di lezioni poiché davvero comune: «Posso?», aveva detto e mai avrebbe pensato che tanto sarebbe bastato per completare un'opera a lui ignota.

❝ Goodbye, from the lonely Sun to the foolish Moon.❞

{Spoiler capitoli 127-128! }
Se chiudo gli occhi posso ancora sentire la nostra melodia vibrare nell'aria, immaginare i fiori adornare il fiume dei nostri gioiosi sentimenti che riuscivano a render primavera persino l'inverno gelido. Rivedo ancora quel raggio di luce che ci isolava dal mondo, quella che unì le nostre anime sole per creare un meraviglioso duo.
Ma, inevitabilmente, gli occhi poi si riaprono e invano è il loro tentativo di rinnegare la realtà dei fatti.
Quei fiori sono appassiti.
Il fiume è stato prosciugato.
E la luce...la luce ha ormai aperto le braccia per lasciar spazio al buio.

Let's raise a glass, two, and Happy Birthday to you.

«Oh, insomma, Gintoki! E' solo un messaggio. Mandaglielo e poi comincia a bere!» Incitò così sè stesso, estraendo dalla tasca l'apparecchio elettronico. Apparentemente sembrava pronto ad inviare quel messaggio senza perdersi ancora in un mare di dubbi.
Peccato che lì davanti a lui, lontano giusto pochi passi, vi fosse proprio il festeggiato.
Era appoggiato al muretto di pietra davanti il parco, con in mano una sigaretta che lentamente fumava. Non sembrava essersi accorto della sua presenza.
Il tuttofare l'osservò, incerto sul da farsi. Non premette invio a quel messaggio ormai completo ed, ancora una volta, il cellulare venne riposato in tasca.
A quanto pareva, forze superiori avevano deciso che quell'augurio non dovesse apparire su uno schermo in alcun modo. Inspirò profondamente e giocando al gioco del destino, si avvicinò a all'altro con un sorriso sfacciato a curvare le labbra.

Partners in crime - Mask and Alchool.

{ ambientato durante la seconda stagione, prima degli eventi dell'episodio 9 ; Soukoku. }
«Eravamo così distruttivi da giocare con il fuoco appena avvertivamo il caldo. Sembravamo ascoltatori di un giuramento di morte. Questo era il soukoku: due esseri che creavano opere servendosi del sangue e del nero della distruzione. Non è così, Chuuya?»
Nakahara scoccò la lingua, tornando a guardare dinnanzi a sé.
«Ti prego: sembra la descrizione di un amore sconsiderato tra criminali.»

For that Dream.

«Se puoi sognarlo puoi farlo.»
Una volta udii questa bizzarra frase per le strade di Yokohama. Era stata pronunciata da una madre intenta ad incoraggiare il proprio figlio.
Da allora spesso mi ritrovai a riflettere sul suo significato e, se dapprima non la ritenevo che una sporca menzogna nata per regalar positività , successivamente ne feci l'incentivo per i miei obiettivi.
Con perseveranza e un briciolo di illusione sarei riuscito a coronare i miei sogni.
O forse dovrei dire il mio unico sogno, quello che avrebbe potuto dar pace alla mia esistenza tormentata dalle incertezze.

Hymn for the missing — The Broken Mirror.

{ ElliLeo }
Dal testo: Che ingenui siam stati, però. Che sciocchi. Avremmo dovuto comprendere che quell'incontro sarebbe stata la nostra maggior fortuna e la nostra peggior disgrazia. Legando le nostre anime, abbiamo lasciato che il fato ci annientasse.
Ora non posso che sentirti ogni tanto mentre pronunci il mio nome sebbene io sappia che sia solo una subdola illusione. Ma io ti sento davvero. Le tue risa, i tuoi rimproveri, le tue parole. Ti sento anche piangere, sommessamente, mentre ripeti quell'ultima frase che ci lega.
Mi dispiace.

A Warrior, doesn't need a Prince.

{Solo!Lagertha}
Una guerriera non necessita di un principe pronto a salvarla. Quando il suo sguardo viene rivolto verso lo sconfinato orizzonte, non è un cavaliere al galoppo di un candido destriero quel che vede. Ella, al contrario, scorge i campi di battaglia ed è lei stessa cavaliere sulla sella di un fiero cavallo, pronta a far soccombere i nemici brandendo tenacemente la propria spada.

Rivals and then lovers.

{ Future!OkiKagu }
Litigare e combattere, litigare e combattere. Da quando i loro sguardi si erano incrociati per la prima volta non avevano potuto fare altro, divenendo presto acerrimi rivali e al contempo validi compagni. Un controsenso divertente, reso ancor più tale da quello che erano diventati con il tempo, sorprendendo -forse non poi così tanto- chi stava loro vicino.

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