Il freddo tagliente del nord lo investì in pieno volto, senza pietà. Genzo aveva appena posato il piede fuori dall’auto che subito venne assalito dai ricordi. Non molti in verità, ma potenti. Era partito da Amburgo un’ora e mezza prima ed aveva guidato con calma, osservando il paesaggio nordico e cupo. Il verde scuro degli abeti era di una tonalità così carica che gli trasmetteva strane sensazioni tristi. Forse, semplicemente, era la nostalgia di altri tempi, che gli sembrava aver vissuto una vita prima. La nebbia che si impigliava tra gli alberi aveva un che di inquietante e tragico al tempo stesso. Scosse la testa, dicendosi che in fondo era solo preoccupato per il motivo che lo aveva riportato a Kiel dopo 11 anni.

Piove ancora, in un’alba grigia e indefinita. - Offrimi una sigaretta Sanji, dai. – dice lei mettendosi a sedere sul bordo del letto, tenendosi la testa fra le mani. - Ma non stavi cercando di smettere? – chiede lui, porgendole il pacchetto con una sigaretta che fuoriusce. Fuyuki se le mette in bocca, e Sanji gliela accende con un cerino. - Ho smesso di cercare di smettere. – risponde lei laconica. Un lieve sorriso solca il viso di Sanji.

[...] Vodka Frontier, un luogo stile Far West nell’entroterra da qualche parte nel mare orientale, famoso per tre cose: La Vodka, i Ricercati, e i Cacciatori di Taglie. Zoro, Jhonny e Yosaku rientravano nella terza categoria, ed erano lì per le altre due. [...] Morirò anch’io a Rogue Town con un cappio al collo, e sorriderò beffarda alla folla, perché solo io avrò davvero vissuto. [...]