"Ma il tempo dei sorrisi e delle promesse per Fenrir è finito. Mostra i denti alla luna. E all'ombra. E dentro di sè già sente il ferrigno sapore del sangue spronarlo."
Non amo particolarmente scrivere fanfic, preferisco le originali. Questa storia partecipa ad un contest (La sfida dei grandi autori). Per l'attuale turno era richiesto un fandom su Harry Potter, ed eccoci qua...
P.S. E tra l'altro ho una scarsissima cultura "potteriana"....

....Immaginai quel signore giapponese, nella propria casa a Tokyo, mostrare le foto dell' Italia ai suoi amici. E tra quelle foto di gloriosi monumenti, di pizze e gondolieri, forse, c'ero anch'io. E ovviamente non poteva immaginare che da lì a poco quel ragazzo un pò sgangherato che gli rovinava l'inquadratura si sarebbe ucciso. Ero uno spettro, un ologramma. E forse non solo nella foto....

Per troppo tempo ho danzato tra quelle fiamme, recitando preghiere ubriache a dei senza nome e senza volto. Ho vagato tra muti deserti, fino a dimenticare il mio nome. Ma dal tuo ventre sono rinato...
Questa raccolta partecipa al terzo turno del contest "La Sida dei Grandi Autori". Ho dovuto usare un prompt per ciascuna drabble. I prompt, in ordine, sono: Vento, Oceano, Sesso, Vita, Mezzanotte, Spettro, Ametista, Giustizia, Chiave.

Melissa gli accarezzò il volto duro. E quella cicatrice sulla guancia, da guerriero. Percepì la sua forza rinata. Lesse gli occhi decisi, infuocati.
"Vinci per me domani, squalo."
"Ho già vinto."
La baciò, come fosse la prima volta. O l'ultima.

La vita vista attraverso gli occhi di un mediano.