Una volta al mese,una sera al mese,la giovane generale comunista Natalia concedeva un incontro del tutto informale ad Esfir,una passeggiata,una cena. La sua etica era rigida e ben precisa,e così come vietava ai suoi sottoposti di intrattenere relazioni sopratutto all'interno dell'ambito militare,anche lei si tratteneva dall'esporre i suoi veri sentimenti al proprio ragazzo,essendo loro alleati. ..tranne quella sera

Tornò nel salone e sbuffò,vedendo che la ragazza non aveva fatto nulla per scaldarsi. La prese di peso e la portò nella stanza. Iniziò a spogliarla,gettando via gli abiti fradici e cercando di asciugarle bene i capelli ancora gocciolanti...

La mafiosa era appena rincasata quando chiamò a gran voce la sua serva,che si ritrovò davanti una visione orribile...

Un giovane dai lunghi capelli biondi correva sotto il cielo piovoso e scuro di una Londra in pieno autunno.

Erano in quattro. Un ragazzo, che si poteva contraddistinguere per la sua altezza ed i suoi occhi azzurri, e tre ragazze; la più bassa di loro era stretta a lui mentre le altre due camminavano poco distanti a braccetto. Si dirigevano speditamente verso la stazione della città, contrariamente al resto dell’enorme folla. I loro abiti erano particolari, portavano delle maschere proprio come quelle dei loro eroi…o dei loro carnefici. Arrivarono al binario prestabilito, convalidarono i biglietti e dopo poco salirono sul treno. Il gruppo prese posto sul vagone: il giovane degli occhi azzurri e la ragazza minuta si misero l’uno accanto all’altra abbracciandosi per poter godere un’ultima volta del loro calore, le altre due invece, la ragazza dalla felpa gialla e la ragazza dai corti capelli ricci, erano sedute di fronte alla coppia, una guardava fuori del finestrino con gli occhi sfavillanti e l’altra disegnava strane figure sui fogli di un taccuino, forse agli altri sarebbero sembrati semplici scarabocchi ma per loro…per loro erano segni quasi maledetti.
"Finalmente ho rivelato questo enorme segreto che mi porto dietro da ben 15 anni. Adesso sono in pace.”

Mentre guardava i raggi del sole giocare a nascondino tra le fronde,la rossa pensava
“Stupido!Siete soltanto uno stupido Valoroso Guerri…”non riuscì neanche a pensare a quel nome “è colpa vostra,solo vostra!!!” continuava a gridare la sua mente mentre una lacrima le rigava la guancia ancora rossa...