Un piccolo ragazzino di 15 anni. Harry Styles. Lavora nella profumeria dell' hotel del padre.
Cosa potrebbe cambiare se nell' hotel venisse ad alloggiare Louis Tomlinson insieme alla sua band?
Dal capitolo:
Dopo qualche minuto alzai lo sguardo e – NEVICA LOUIS! – esclamai felice. La prima neve dell’ anno. Si dice che le persone che stanno assieme, durante la prima neve dell’ anno, saranno destinate. Louis sorrise e – Grandioso! – si bloccò a guardare la neve e poi si rivolse a me. – Allora lo sai il mio nome. – disse battendomi un dito sul naso. – Beh, perché non mi chiedi come mi chiamo io allora? – dissi nel pieno imbarazzo. La neve si stava iniziando a fare sempre più fitta incastrandosi nei miei ricci.
- Oh, ma io lo so come ti chiami Harry. -

- Buongiorno Louis!! AUGURII! – gli saltai addosso e lo baciai su tutta la faccia mentre lui si dimenava.
- Smettila Harry! – stava ridendo come un matto, questa cosa mi piaceva a me da matti! Lo lasciai respirare e poi lo abbracciai. – auguri – ridissi porgendogli il mio pacchetto.
Era piccolo, lo aprì con cautela e ne tirò fuori la piccola collana con inciso sopra i nostri nomi.
Sorrise e una piccola lacrima gli rigò il volto. – Grazie – sussurrò. – La terrò per sempre – continuò poi.
-
“Louis Tomlinson. 24 dicembre 1991 – 24 dicembre 2013.”

“Cos’è Louis Tomlinson nella tua vita?”
Come puoi chiedermi questo? Come posso darti una risposta quando Louis è la mia vita?
Mi hanno detto che non c’è mai solo una risposta.
Ma per questa domanda non ce ne è nemmeno una.
- Non è propriamente una FF, è più come mi sento in questo periodo -

“Marcel scus”
“Mi hai usato, mi hai usato per farla finita con Harry.”
“Scus..”
“Non scusarti. Ci sono abituato.”
(Harry, Louis e Marcel :3)

Mi sorrise e spostò la mano dalla mia guancia, risistemandomi gli occhiali che mi stavano per cadere. – Si piccolo – disse con uno strano luccichio negli occhi. I suoi occhi brillavano sempre.
Erano caldi, nonostante quel colore freddo.
Erano come le mie luci nella notte. Mie. Momento.
Erano come delle luci nella notte. Come le stelle.
- Piccolo? – dissi io ripensando al tono in cui lo aveva detto. Dentro di me sorrisi, con tutto me stesso. Volevo poter urlare. Abbassai lo sguardo, lasciando che i miei capelli ricadessero sulla fronte, provando a nascondere il mio rossore che aumentava sempre di più.
- Si, sei il mio piccolo! – disse con il suo tono da bambino che amavo tanto. – Vacci piano sono più grande di te! Di ben 3 anni! – ribattei io puntandogli il dito contro.

Harry era appoggiato al bordo della vasca, con il fumo del narghilè che lo avvolgeva.
Era suo solito rintanarsi a fare un bagno caldo riempiendosi i polmoni di fumo, facendosi canne, e se gli andava bene a fumarsi solo un po’ di narghilè.
Il suo preferito era quello alla mela verde, non lo sa il perché, ma gli ricordava dannatamente Louis.
- SESSO ESPLICITO LARRY, SE NON TI PIACE IL GENERE GIRA ALLA LARGA -
thank xx.