[Dunkirk]
Scrivo per sfogare l'ansia da esami, e mettere un po' di giustizia nel mondo, per quelli che guardano un film e pensano: "Eh, no... Quel personaggio merita una storia, non può estinguersi così".
Farrier si è lasciato l'Inghilterra alle spalle, al decollo non si è nemmeno chiesto: "Chissà se tornerò?". Avrebbe dovuto.
Erin si è domandata mille volte cosa sarebbe successo se non fosse riuscita a tornare, mentre scappava di casa con una borsa da campeggio e saliva sulla barca di un uomo che conosceva appena.
Ripetevano entrambi dei famosi versi:
"This precious stone set in a silver sea
Which serves it in the office of a wall
Or as a moat defensive to a house,
Against the envy of less happier lands".
Entrambi, senza saperlo, facevano parte dello stesso mare argentato, che era al tempo stesso un muro e un fossato tra il male del mondo, il corso della Storia e l'Inghilterra.
Erano un tutt'uno e non lo sapevano nemmeno. Ma in fondo nessuno sapeva niente, di quei tempi: non aveva senso sapere, alla fine era il mondo a decidere. "Il Mondo decide sempre".