-Un giorno ti sposerò, sai ?-
-E’ una promessa ?-
-Se vuoi ! ...
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Voleva Lei.
Lei che l’aveva lasciato senza combattere, anche se non era colpa sua.
Lei, il suo yin, come la collana che non toglie mai.
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Lui le mancava da morire, da quando tre anni prima fu costretta ad andarsene.
Tornava da Lui.
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Due ragazzi che si amano dal profondo del cuore, che per svariati motivi si sono dovuti dividere, che non la smettono di pensare nemmeno per un momento alla loro metà.
Una storia che spero vi appassioni come ha appassionato me, nel momento in cui l'ho ideata.

AMBIENTATO DOPO IL LIBRO- LO SCONTRO FINALE
Il campo mezzo-sangue è in subbuglio;l 'oracolo ha predetto una nuova profezia...che succederà ??
'' la vita o la morte, il tutto o il niente...
Le gemelle maledette periranno...
Trionfo non diventerà, finchè distrutto non sarà...''

Dal Prologo:
"Come ci sono finita in questo casino?? ... Ah si per colpa di Scarlett. "
Dal Cap. 3:
-Eh dai Shorty non ti arrabbiare!! -
-Nono sono arrab... aspetta com'è che mi hai chiamato?!? -
-Shorty, perchè, sei bassa, è un soprannome adatto no !?!? -
-Lucasss che razza di soprannome è... MA SEI SCEMO PER CASO ?!!!? TORNA QUIIII!! -
Dal Cap.9:
-Non dirlo nemmeno per scherzo tu sei bellissima e speciale, Ti amo Piccola!! -

Si prospettava una semplice giornata per i quattro ragazzi, o almeno era quello che pensavano loro…
***
Scarlett e Cristall si guardarono a vicenda, con un sorriso maligno, e si avvicinarono a Lucas e Damian, che non sapevano ancora che cosa gli aspettava.
Oooh, si sarebbero vendicate…eccome se l’avrebbero fatto.
****
Le loro mani si incrociarono, per poi incastrare le dita tra loro. Lucas le avvolse un braccio intorno alla vita, per sollevarla fino ad averla faccia a faccia, guidò la sua mano sul suo collo, che l’avvolse insieme all’altro…e si baciarono. Così, circondati dalle braccia dell’altro, le loro labbra si sfiorarono in un gesto soffice e pieno d’amore…
***
Il suo stato d’animo era già precario, erano giorni che Damian non faceva che dire che si stava sentendo con una ragazza, pensando che lei non lo ascoltasse o non lo sapesse. Non aveva ancora scoperto chi potesse essere, ma non aveva dubbi che non gli avrebbe lasc iato il SUO ragazzo.

Regnava il silenzio tutti erano nelle proprie case a dormire, nessuno si sarebbe aspettato che tre combina guai avessero escogitato uno scherzo…
Poi accadde l’impensabile…
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I tre smisero all’istante di ridere come degli scemi e scapparono via…sapendo che avevano commesso un vero errore. Mai far arrabbiare i figli di Ares e di Apollo…
Perché ora si trovavano a dover scappare da due ragazze veramente incazzate componendo versi in rima… Quella non era una delle migliori prospettive…

{PERCABETH}
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Quell’inverno era tornato a casa, da sua madre, per continuare la scuola. Non ne aveva gran voglia, infatti ciò stava a significare che non poteva dedicare a Annabeth il tempo che voleva...
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La voce irritata del professore lo riscosse :- Jackson, allora?? Può essere così gentile da dare la risposta alla mia domanda??-
-Mi scusi professore non stavo ascoltando…-
Il professore, indignato passò a torturare qualcun altro, avvisandolo di prestare attenzione. Troppo tardi, il cervello di Percy era diretto ad AnnabethLandia.
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-A-Annabeth-h c-c-cosa sta succedendo qui…??-
Un urlo, che svegliò i ragazzi di soprassalto…
-P-p-papà, p-posso spiegarti…-

Quel giorno l’ Istituto era deserto…Jace e Clary erano da soli.
-e dai, Clary non mi guardare così…e va bene, sono giorni che non ti vedo…- Jace le si era avvicinato
-…che non ti bacio…- l’aveva stesa sulla coperta e gli si era steso sopra.
-…e che non facciamo l’amore… mi mancavi…- aveva avvicinato il suo viso a quello di Clary
-Jac…- la frase venne lasciata in sospeso.
Jace le aveva tappato la bocca, le sue labbra erano una continua tentazione per lui, come del resto lo era lei…

Chris- QUELLE PAPERELLE SONO CATTIVE, MI VOLIONO UCCIDERE…NOOOO…-
Chirone- piccolo Chris qui nessuno ti vuole uccidere, nemmeno le paperelle…-
Chris-NOOOOO… IO LO SO, LORO SONO MALVAGIE…LO VEDO DAI LORO OCCHI !!-
Chirone scioccato da quelle parole fisso il cerotto…

Rea, Alexander, Nike e Nestor erano appena tornati al campo mezzosangue.
Si trovavano nell’infermeria della Casa Grande; Nestor a causa della sua spericolatezza era quello più ammaccato…
Chirone -ragazzi non c’è niente da ridere, si è solo coperto la ferita per evitare che si infezzioni…stai tranquillo Nestor, quel cerotto ti dona!!-
SPERO DI AVERVI INCURIOSITO E CHE LEGGIATE...