Parodia del primo libro della mirabolante saga "50 sfumature".
Dal cap. 1: "Mi lego i capelli – è risaputo che le ragazze sfigate ed insicure del proprio aspetto si legano sempre i capelli – sperando di avere ottenuto un bel look da appena scappata di casa, in modo da poter impietosire qualcuno, magari un affascinante miliardario superdotato.
Ah! Ecco perché ero davanti allo specchio, con tutto questo ciarlare me n'ero quasi scordata: devo fare un'intervista al posto di Kate, la mia coinquilina e migliore amica.
La adoro, lei è il mio modello di riferimento, la ammiro e la venero, soprattutto perché vivo a scrocco a casa sua."

[Traduzione][Frerard]traduzione di OhCheshireCat
Gerard Way vede il mondo in modo differente. Solo e segregato in un istituto psichiatrico, afferma di essere braccato, e che la sua mente contenga la chiave dell'esistenza. Davvero Gerard è in possesso di un segreto così potente? O è solo pazzo, come tutti gli altri all'interno dell'ospedale?
Pensavo di potermi nascondere da loro. Pensavo che si sarebbero dimenticati di me. Mi stanno cercando, proveranno a farmi parlare. Ma non posso far loro sapere -perchè sono l'unico che capisce quanto questo potrebbe essere devastante?

Quello che dovevano fare era sempre il solito, sorridere ammiccanti
e mostrarsi al meglio che potevano.
Quieti e sorridenti come se essere in quel posto fosse il sogno di ognuno di loro, come se
non si potesse desiderare altro dalla vita.
Un paravento che serviva a dare a quel posto una bella apparenza.
Dan l’aveva guidato nella camera, fino a portarlo davanti allo specchio, posizionandosi dietro di lui
e lasciandogli una scia umida di baci dalla spalla fin sotto l’orecchio
Aveva guardato Jeph attraverso lo specchio ed aveva sorriso
“Sei veramente bellissimo”
“E’ per questo che mi hai scelto”
“Ti sbagli, eravate tutti molto belli, non è questo il motivo per cui ti ho scelto.
L’ho fatto perché eri l’unico a non guardarmi negli occhi chiedendo silenziosamente
di essere scelto”
“Vuoi fottermi o psicoanalizzarmi?”
“Entrambe le cose”

In un negozio come quello quel tintinnio era una cosa
normale quanto il vociare delle persone o il rumore
metallico della cassa, niente da registrare, insomma.
Tutti si erano accorti di loro, però, quando il più
basso dei tre aveva fatto esplodere un colpo secco dal suo
fucile, diretto alla telecamera a circuito chiuso che riprendeva l'interno del drugstore.
C'erano state una serie di urla spaventate, e quello che sembrava essere il capo aveva sorriso, mentre
gli altri si disperdevano nel locale con le armi puntate in aria.
Gli era sempre piaciuto quel suono, la sorpresa, la paura.
Gli dava una scarica di piacere che risaliva tutta la colonna vertebrale.
Piacevole quasi come scopare.
[Matt Tuck/Quinn Allman]

[SEGUITO DI EARTHQUAKE]
"Come si misura la distanza tra due persone?
Centimetri? Metri? O sorrisi mancati e parole non dette?"
Il tempo spesso è crudele. Scalfisce e cambia anche le cose più forti.
[Pairing:Jeph/Quinn (ovviamente) … con qualche sorpresina xD]

Ecco una differenza sostanziale tra lui e Gee. Gee era un uomo, maturo, adulto, che ragionava come tale. Frank invece era al primo anno, era ancora un ragazzino infantile che non sapeva da che parte girava il mondo, che aveva ancora paura del giudizio degli altri. Che aveva ancora paura di essere guardato come se non fosse all’altezza di niente.
E forse era vero.
Io ti...

"Non credi che ci siano metodi più veloci per ottenere quello che vuoi?" Non si avvicina di un passo, non lo guarda neppure, la voce è fredda ma ha un suono disperato, spezzato. Anche se sembra avergli letto nella mente.
Forse è per questo che non l'ha ancora fatto: per non dargliela vinta.
[Gabilliam AU]

[AU- Rivisitazione della storia della Sirenetta,versione Disney. ]
Gerard amava la terra ed i suoi abitanti.
Li osservava per ore nascosto dietro agli scogli, voleva studiarli, capirli o semplicemente invidiarli.
Loro erano liberi, totalmente liberi di camminare e di sentire la sabbia sotto ai piedi, si era sempre chiesto come ci si sentisse a camminare sulla sabbia, o semplicemente ad avere un paio di piedi con i quali camminare e non una stupida coda da pesce con la quale nuotare.
Voleva sentire anche lui la sensazione di camminare in posizione eretta, voleva correre, voleva sedersi sul bagnasciuga per osservare il sole tramontare magari abbracciato ad una di quelle ragazze che tanto lo affascinavano.
Lui era costretto in quell'oceano, costretto a sentire perennemente il sapore del sale nella bocca, costretto a tornare sott'acqua per non morire ed infine costretto a battere la pinna che tanto odiava, pur di muoversi.

"Non è che Emily volesse vendere chili da grande. Non esiste gente che cresce col sogno di vendere chili (a parte qualcuno i cui vicini di casa avrebbero davvero dovuto chiamare il telefono azzurro quando erano piccoli), ci si finisce per caso. Perché non ti va di fare altro, perché tua zia ha un ristorante messicano all’angolo, perché non hai trovato niente di meglio - Emily rientra nell’ultima categoria."
[fem!Gabe/fem!Mikey, fem!Frank/fem!Gerard. 'nsomma, sono tutti donne.]

La persona che gli stava davanti aveva tutto di sbagliato.
Prima di tutto aveva i vestiti di Bert e… le tette!
Chiariamoci, Quinn adorava le tette; le considerava fighissime e tutto il resto, ma le tette su Bert… beh, facevano un effetto strano.
[Quinn Allman/Fem!Bert McCarcken. Scritta per la settima settimana del COW-T di maridichallenge]

Narra la leggenda che Gerard andò al college vestito da donna e fece la sua porca figura. Frank vuole delle prove.
(In altre parole: Gerard con la gonna.)

Gentili signori, e signore della giuria, la storia che ascolterete è.. beh.. una storia d'amore.
Cosa potresti mai rimpiangere, quando hai scelto tu stesso il tuo peccato?
Il tuo paradiso?
Un paradiso illuminato dai bagliori dell'inferno, ma pur sempre, un paradiso.

Quinn Allman non è come sembra
Cammina nell’aria fredda di Seattle che profuma quasi di neve, guardandosi intorno attento
Cerca un divertimento, ma non uno qualsiasi, ne vuole uno grandioso
Ha già deciso quello che vuole
L’ha capito subito, appena messo piede al Warped

Erano saliti sul bus scuro, tutti abbastanza eccitati all’idea di
suonare per la prima volta negli Stati Uniti.
Tutti tranne Padge.
Fin ora l’America non gli sembrava poi molto diversa dall’Inghilterra e dal Galles
[The Used/Bullet For My Valentine.. e nessuna trama, solo un pò di sano lemon xD]

La luce del pieno pomeriggio irradiava dalle due grandi finestre
alle pareti della stanza, creando un effetto di luce molto
particolare quando si infrangeva sul grande telone bianco disteso per gran parte del pavimento.
Ai lati del tendone alcuni secchi di vernice colorata completavano il semplicissimo arredamento della stanza.
I The Used erano stati introdotti nella sala per un photoshoot dell’ultimo album, “artwork”
L’idea di unire due forme d’arte così diverse era interessante, e l’unica cosa che gli era stato chiesto di fare era quella di lavorare
con la pittura, mentre qualcuno gli scattava delle foto.
I The Used, dei barattoli di vernice colorata, e un pò di sano lemon xD
[Doppia Coppia]