panyc
   
Membro dal: 01/07/13
Nuovo recensore (6 recensioni)

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«È una specie di gioco. Serve quando hai lo schifo addosso, che proprio non c’è verso di togliertelo..

Allora ti rannicchi da qualche parte, chiudi gli occhi ed inizi ad inventarti delle storie.

Ma lo devi fare bene: con tutti i particolari.
E lo schifo a poco a poco se ne va.
Poi torna, è ovvio, ma intanto, per un po’, l’hai fregato.»


C'era talmente tanta roba nella mia testa che il mondo fuori lo sentivo appena, passava come un’ombra.

 

«L'artista è il creatore di cose belle.

Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.
Il critico è colui che può tradurre in diversa forma o in nuova sostanza la sua impressione delle cose belle.
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia. Coloro che scorgono brutti significati nelle cose belle sono corrotti senza essere affascinanti. Questo è un errore.
Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c'è speranza.
Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza.
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto. L'avversione del diciannovesimo secolo per il realismo è la rabbia di Calibano che vede il proprio volto riflesso nello specchio.
L'avversione del diciannovesimo secolo per il romanticismo è la rabbia di Calibano che non vede il proprio volto riflesso nello specchio.
La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto.
L'artista non desidera dimostrare nulla. Persino le cose vere possono essere dimostrate.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.
Nessun artista è mai morboso. L'artista può esprimere qualsiasi cosa.
Il pensiero e il linguaggio sono per un artista strumenti di un'arte.
Il vizio e la virtù sono per un artista materiali di un'arte.
Dal punto di vista formale il modello di tutte le arti è l'arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento il modello è l'arte dell'attore.
Ogni arte è insieme superficie e simbolo.
Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio.
L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita.
La diversità di opinioni intorno a un'opera d'arte dimostra che l'opera è nuova, complessa e vitale.
Possiamo perdonare a un uomo l'aver fatto una cosa utile se non l'ammira. L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente.
Tutta l'arte è completamente inutile.» 


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Benvenuti nel regno del panico.
Dove non c'è alcuna via d'uscita, dove regna sovrana la paura, l'agitazione.
Benvenuti nel regno del panico,
qual è la mia vita.
Benvenuti nel regno del panico,
quello che ti prende,
che ti prende dentro,
e non ti lascia via di scampo.


Lo so che prima o poi torni, io lo so e basta. So che tornerai, busserai alla mia porta, entrerai nel mio sudicio appartamento chiedendo “Permesso?” e io ti guarderò, dalle scale, guarderò i tuoi occhi, le tue labbra, e le tue fossette che compaiono per via di un sorriso. Lo so, non chiedermi come, o perché. Non fare domande. Tu tornerai, perché voglio che torni. Voglio convincermi del fatto che saranno le tue braccia ad accogliermi, la sera, quando fa troppo freddo per stare soli in un letto troppo grande. Lo so, Harry. Non chiedermi come, né perché. Ma come so di amarti, so che tornerai. E mi amerai.**
Conterò.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro..
Quattro e mezzo.
Quattro e tre quarti.
Cinque.
E non sei tornato.**
Autore: panyc | Pubblicata: 16/07/13 | Aggiornata: 16/07/13 | Rating: Verde
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: Harry Styles
Categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction |  Leggi le 2 recensioni