Eziologie.
Quando un amore è così vasto da unificare due corpi distinti.

Il risultato di spiarsi nei momenti di nostalgia.

Componimento composto in seguito alla folgorazione subita nel contemplare un paesaggio di un bel primo pomeriggio invernale.

Alla solitudine.

"Come la spuma / si infrange la differenza / tra la vita e la morte". Sprazzo di tregua per raccontare l'attimo che precede il disastro.

Ehilà! Di solito scrivo cose più... "serie", ma stavolta m'è venuto il pallino di scrivere qualcosa di nonsense e allegrone. Una sorta di divertissement! P.S. Sotto sotto un piccolo significato ce l'ha, ma non diciamolo troppo in giro...

"Quando tra noi non ci sarà più dolo / capiremo d'esser stati ingannati, / e saremo voci sole nel coro / dacché in silenzio noi ci siamo odiati".
Questa volta ho voluto cimentarmi col sonetto, con un'opera forgiata con non poca dose di dolore...

Eccomi con un nuovo lavoro! In effetti, più che lavoro è un vero e proprio apologo/atto d'amore per questa meravigliosa stagione che stiamo vivendo. Buona (eventuale) lettura e, se vi va, ditemi pure che ne pensate!

Salve, popolo di EFP. Sono tornato dopo una lunga assenza dovuta allo smarrimento dell'ispirazione (difatti le ultime poesie erano troppo difficili, forzate e contorte). Oggi, balenante come una spada, mi è saltato alla mente questo guizzo di parole. Spero vi piaccia!

Eccomi con un nuovo scritto. Ho cercato di condensare, in queste parole, i moti emozionali che caratterizzano questo periodo fitto di impegni, il quale mi sta anche portando a una certa assenza su EFP.

Un nuovo componimento in cui descrivo il mio acerrimo nemico, che ritengo vada evitato con tutte le forze che noi umani possediamo.

Smarrimenti.
Componimento scritto d'un fiato.

Approfitto del caldo infernale che mi attanaglia le membra per pubblicare un nuovo e breve componimento, nato dalle sensazioni che questo clima scaturisce in me, per poi arrivare a qualcosa di leggermente più profondo.

"Nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo", ha detto un giorno Eraclito. Io questi fiumi, sperando di non aver osato troppo, ho tentato di metterli in rima in questo mio nuovo lavoro, stilando un elenco di alcune possibili sfaccettature dell'esistenza.

Secondo scritto da me pubblicato. Il vocabolo 'scritto' testimonia la ritrosia che provo nell'avventurarmi a chiamare ciò che compongo 'poesia', ma, dal momento che mi piace scrivere in versi, ecco quello che propongo ora: il testamento di un uomo appartenente a quella che, a mio parere, è una delle categorie più ricche del mondo.