Tieni aperta la porta del cuore, ed anche tu troverai la tua spiaggia dei sogni.
-S.Bambaren

Lei in fuga dalla sua città natale, lui disposto ad essere la sua nuova casa. I loro occhi sono l'uno lo specchio dell'altra...
(TRATTO DALLA STORIA)
-Mi dici cosa c'è che non va?
-Nulla, solo che a volte quando mi guardo allo specchio è come se non mi riconoscessi
-Allora da oggi non ti guardare più allo specchio
-Cosa?! Sei idiota?!
-No, i miei occhi saranno il tuo specchio

"Ricordo il giorno in cui mi dicesti che te ne stavi andando, ricordo il trucco che si scioglieva lungo le tue guance.
Non hai bisogno dei sogni che ti sei lasciata alle spalle come non hai bisogno di ogni singolo desiderio che abbiamo creato.
Vorrei potermi svegliare con una amnesia e dimenticare tutte le stupide cose: come il modo in cui ci si sente a dormire al tuo fianco ed i ricordi dai quali non posso scappare..."

Wendy viveva con Harry, il figlio del secondo marito della madre, dopo che il padre di lui e la madre di lei erano morti in un brutto incidente d'auto.
Harry e Wendy non avevano mai legato veramente: il loro rapporto si basava sulla bugia.
Harry era sempre distaccato e freddo con Wendy: mentirle era un abitudine per provare a difernderla da sé stesso
Wendy non provava neanche più a parlargli, sapeva che era inutile, e quando lo faceva gli mentiva: mentirgli era per difendersi.
Cosa accadrà quando le bugie inizieranno ad avere un effetto disastroso sulla loro vita?

Luke non ha più rivisto Katy da quando ha lasciato Sydney, o meglio da quando è diventato famoso con Michael, Calum e Ashton eppure non l'ha mai dimenticata.
Katy, da parte sua, ha accettato la cosa ed è dovuta andare avanti con la sua vita anche se non ha mai veramente superato il distacco da Luke.
-------------------------------------
"Mi spieghi perchè hai le foto di questa ragazza di quando avevi si e no quattordici- quindici anni?" mi chiese Ashton mentre ero nuovamente perso a guardare foto vecchie che avevo passato dal pc al cellulare varie volte quando le avevo perse.
"Non so, perchè hai le foto con tua madre sul telefono?" chiesi retorico
"Che domande fai! Perchè è una persona importante" rispose
"Vedi, le risposte te le dai da solo"
"Allora chi era?"
"Non è morta!"
"Chi è?" precisò
"La mia ragazza ma ci siamo dovuti lasciare..." dissi dispiaciuto

"Non ci sono né dottori o compresse per allontanare il dolore, il dolore è dentro e nessuno può liberarti dal tuo corpo; è l'anima che ha bisogno di un intervento, di essere aiutata, cambiata...."
"Stai sparando un sacco di stronzate!"
"Sorrisi finti e negazioni ti porteranno solo troppo lontano e quando la finta facciata ti lascerà nel buio ti romperai e lascerai uno specchio distrutto insieme ad i frammenti di una bellissima ragazza"
"Tu non puoi capire, nessuno può capire. Sono senza speranza, senza via di scampo, intrappolata in un labirinto con l'uscita murata ma sto piuttosto male, ho visto gente che stava peggio..."
"Se tu stai piuttosto male non oso immaginare gli altri"

Shama era figlia di una famiglia scappata da Kabul quando i russi invasero la capitale Afghana.
Shama non aveva mai conosciuto la terra, la sua terra, che le raccontava Kala, la nonna dai capelli bianchi, ma aveva visto tanti notiziari ed aveva visto tante immagini di Kabul distrutta.
Kamil, suo fratello maggiore, un giorno deciderà di tornare in Afghanistan e preoccupata che possa fare sciocchezze Shama accompagnata da una sua vecchia conoscenza attraverserà la devastata Kabul per aiutare il fratello a cacciarsi fuori dai guai.
--------------------------------------------------------------------
Tratto dalla storia
"Sai far volare un aquilone?" mi chiese il bambino dagli occhi color nocciola
"No, ma fa male?"
Scosse la testa
"Allora perchè ti sanguinano le mani?" chiesi
"Sì, taglia ma non senti tanto dolore!" rispose il bambino tagliando la corda di un'altro aquilone "Vedi, così si possono vincere le gare!"
"Mi insegni a far volare un aquilone?" chiesi allora

Esistono ragazze e ragazze.
Ci sono le santarelline, le bulle, le aggressive, le depresse e le cattive ragazze.
Io faccio parte dell'ultima categoria: sono una di quelle ragazze che non se ne importano di niente e di nessuno, che fanno quello che pare a loro, che vivono una vita complicata, che si sfogano sugli altri, che piangono da sole, che dicono che non hanno bisogno di nessuno ed invece hanno bisogno di tutti o di almeno una sola persona che stia loro vicine.
La mia vita è sempre stata come un salto nel buio da quando ho aiutato mio cugino di secondo grado ad evadere di prigione, sono passata dall'essere una santarellina all'essere un diavolo in un solo secondo, il vero problema è che ogni salto ha una fine e quando salti nel buio ci sono due svantaggi: uno,non sai dove cadrai; due,non vedi mai la fine....
----------------------------------------------------------------------------------------------------------
La storia NON è ispirata a Danger o Dark ma è frutto della mia immaginazione