Forse era il vino pregiato che proveniva dalle coste di Marley, forse era il fatto che entrambi si sentivano attratti l'uno dall’altro o forse perché Eren non riusciva mai a resistere davanti a un bel giovane e Levi, a sua volta, era stato troppo curioso di sapere se la pelle del pirata sapesse di sale, di avventure, di misteri e di luoghi sconosciuti come immaginava.

[Ereri]
Lui la testa l'aveva definitivamente persa, forse proprio quando aveva visto Levi varcare la soglia della sua aula la prima volta. Di certo non si aspettava di trascorrere l'ultimo anno delle superiori in quel modo: cercando continuamente di inventarsi stratagemmi per conquistarlo. E così, assieme a Jean, aveva avuto quell'idea, e inizialmente Eren l'aveva anche trovata geniale: farsi chiudere nella palestra della scuola e star lì con il corvino fino alla mattina dopo. Aveva pianificato tutto, pensato ad ogni singolo dettaglio. Non aveva però messo in conto la cosa più importante di tutte: Levi.
Erano chiusi lì dentro da poco più di un'ora e la maggior parte delle volte in cui il ragazzo aveva aperto la bocca, era stato unicamente per sospirare sommessamente.

Dal testo:
"Entrato in casa si dirige in camera, al centro della stanza troneggia un letto matrimoniale con la struttura di ferro battuto, lenzuola nere e un copriletto verde menta, sopra a questo Levi nota subito una busta nera.
Sorride divertito alla vista, ma per adesso la ignora dirigendosi invece verso il bagno adiacente cominciando a spogliarsi della divisa elegante che indossa."

[Riren]
«Penso che tornerò a casa questo fine settimana. Non vedo i miei amici da mesi.» mormorò, studiando la sua reazione: vuoto assoluto, come se quella notizia non lo toccasse minimamente.
La delusione si palesò sul viso del minore; solitamente i weekend li passavano insieme: bevevano, andavano al cinema, mangiavano. Si aspettava come minimo una reazione a quella notizia, non quel disinteresse straziante.
«Buon per te. – disse dopo alcuni attimi di silenzio. - Vorrà dire che chiamerò Erwin. Sai, ultimamente non fa che ripetermi che passo troppo tempo con te e che si sente trascurato.»
«No! - gridò subito in risposta a quelle parole. - Nel senso... perché non vieni con me?» chiese, provando a regolarizzare il tono di voce. Immediatamente dopo affondò i denti nel labbro inferiore, studiando la reazione del collega.
«Come?» chiese Levi, inarcando un sopracciglio.
«Hai bisogno di una pausa anche tu, venire con me ti farebbe bene.»

Fissava la villetta di fronte a lei con gli occhi pieni di lacrime. Non sapeva cosa l’avesse portata lì, ma ora che c’era arrivata non riusciva più ad andarsene.
Kagome ha subito uno smacco che l'ha lasciata confusa, sola e ferita. Ma la casa dell'ex che l'ha ridotta così ospita anche qualcun altro - qualcuno che, forse, saprà darle il conforto che tanto cerca.
[Scritta per il P0rnfest #12 e il COWT #9 di Lande di Fandom]

“Yoon—” la voce gli si spezzò, come il respiro che cercò vanamente di esalare, un paio di mani ossute ad ancorargli il bacino contro la superficie rigida del banco.
“Se non impari le buone maniere non puoi ricevere alcuna ricompensa,” lo voce profonda, così vicina, a penetrargli nelle orecchie e nella carne, a sconvolgergli i polmoni, il petto incastrato sotto il peso di un gemito che gli portò via l’ossigeno quando fuoriuscì dalle sue labbra come un grido, gli dilaniò le corde vocali, un lamento straziato che lo fece tremare, i muscoli delle cosce tesi e spalancati, esigenti e pronti ad essere afferrati, stretti tra mani imperdonabili.
[Yoonmin]

Jeongguk decide di fare una sorpresa a Yoongi e di andare a trovarlo a casa sua. Il pomeriggio prende una piega alquanto inaspettata...
“Beh...” mormorò Yoongi, la voce improvvisamente di due toni più bassi del solito.
Jeongguk soffocò un gemito, deglutendo a fatica.
“Che cosa abbiamo qui?” proseguì, lentamente, avvicinandosi al letto con passi misurati. “Un regalino per me?”
Il più giovane respirò a fondo e si morse il labbro inferiore con forza prima di parlare.
“Baciami, hyung...”
Pairing: YoonKook

[Captive!Eren x Prince!Levi]
Dal testo:
“«Non avete paura che io possa uccidervi?» domandò, rimanendo immobile a fissare le sottili mani che che armeggiavano con una chiave d'ottone.
«Pensi sia davvero così facile farmi fuori?- domandò allora il principe, accennando appena un sorriso. -Se è così, allora mi sottovaluti.» disse, facendo scivolare via le catene e liberandolo.
«O forse siete voi a sottovalutare me.» rispose il ragazzo, sfidandolo nuovamente.”

---“Non esitare. Non merito la tua pietà. Se ho mandato a puttane il nostro rapporto e questo è un modo per aggiustare le cose, ti prego, non fermarti.”
Hoseok rimase a bocca aperta per quanto quelle ultime parole sembravano l’ultima richiesta della sua vita, la sua ultima preghiera.
Annuì, e si abbassò lentamente accarezzando quelle piccole labbra con un casto bacio e sfiorandole disse:
“Questo è l’ultimo gesto gentile che riceverai stasera.” ---

Taehyung si sblocca e nonostante Jimin si chiuda spesso a riccio quando si tratta di emozioni, lui vuole riuscire a smuoverlo e vivere a pieno il loro rapporto.
One shot che mi è stata ispirata dalla canzone di Ultimo "La stella più fragile dell'universo", che esprime, secondo me, in modo incredibile il rapporto tra Jimin e Tae o almeno quello che l'uno direbbe all'altro e quello che sono l'uno per l'altro.
Hope you enjoy

Arthur amava Merlin in modo totalitario, con un’abnegazione che trovava divertente e spaventosa in egual misura. Litigavano spesso eppure, ciò che li legava era così profondo, da far passare tutto in secondo piano. Erano complici e c'erano degli istanti in cui era sommerso da un'emozione così forte, da fargli mancare quasi il respiro. Avveniva quando guardava Merlin e riscopriva quella leggera fossetta quando sorrideva, o le pagliuzze dorate nei suoi occhi sotto la luce del sole, la morbidezza della pelle dei fianchi.
Sapeva che erano fortunati e felici eppure c'erano dei momenti in cui avvertiva Merlin...distante. Il moro a volte sembrava appartenere ad un’altra realtà, lo sguardo perso in dei ricordi di cui non lo rendeva partecipe.
Merlin gli stava nascondendo il suo passato e Arthur non riusciva a comprendere il perché.
Fino a quando non trovò quella valigia ricolma di lettere.
*Reincarnation fic*

Lo stress e la stanchezza portano spesso guai, ma tra Taehyung e Jungkook forse sono quello che può aiutarli a rilassarsi e a scoprire quanto si desiderano.

"Sapete che, quando Jungkook inizia a ballare in sala prove senza maglietta, TaeTae arriva e rimane ad osservarlo ogni volta?"
I Bangtan risero e Tae, dopo aver dato un'occhiata furtiva al diretto interessato, ovvero Jungkook, che sghignazzava, fulminò Jimin con lo sguardo.
'Sono un coglione' si disse rendendosi conto che tutti si erano accorti di quel Piccolissimo particolare.

Dal testo:
«Si può sapere cosa diavolo succede qui?» chiese, Yoongi, il tono glaciale e lo sguardo che si alternava dai bicchieri di vino vuoti e i due ragazzi in una posizione a dir poco fraintendibile. Di riflesso Tae fece per alzarsi, ma Jimin gli appoggiò una mano sul braccio, in una presa debole ma capace comunque di far incuriosire Tae e di far ingelosire Yoongi.
[Yoonmin]

“Sai bene che dovresti dormire. Siamo tutti stanchi e domani abbiamo una giornata abbastanza pesante” mi appoggio al piano del lavandino e intanto lo guardo. Tutto concentrato sul suo cellulare, con quello sguardo serio e luccicante, probabilmente per la stanchezza o forse incuriosito dalle cose che sta guardando sul suo telefono. Mi viene all'istante un flash...