Sogna incauto la tua amata Landis, sotto una coltre bianca. I sogni ormai perduti della tua patria. La neve sul Landis

Il primo incontro tra Vossler e Basch, sul confine di Dalmasca, nel deserto settentrionale.

Ashe si ritrova a passare l'estate a Buhjerba, un posto in cui trascorreva spesso le sue vacanze. Divenuta regina ora mai si ritrova a farvi ritorno da sola. La nostalgia la coglie ricordandole la sua infanzia felice.

Basch dopo quella giornata passata in giro a raccogliere informazioni con gli altri per Archades, si ritrova ad osservare il cielo, ciò che vedeva da Archades era molto diverso da quello di Rabanastre.
Le luci della città imperiale offuscavano le poche stelle che egli a stento riusciva a scorgere mentre diversamente da quando si trovava a Rabanastre o in giro per Ivalice.
Le stelle, le sue adorate stelle... che per lungo tempo aveva osservato quando da solo si trovava a dalmasca i primi anni lontano da casa.
Ora poteva solo immaginarle di vedere, le doveva inventare... chi sa se suo fratello avesse anche solo provare ad immaginarle. Infondo abitavano sotto un unico grande cielo.

ASCOLTATE LA MIA STORIA. FORSE QUESTA É L'ULTIMA OCCASIONE...
Spada e scudo in mano
non può vedere un'anima
Dietro quegli occhi d'ambra
si trova una supplica silenziosa
Soffrendo in silenzio
è il peso che devi sopportare.
I compagni persi... i sogni svaniti... Non dimentichiamoli mai.

La storia è un AU sempre ambientata a Ivalice, la trama un po' stravolta.
Rasler è vivo per la felicità di Ashe e così pure Raminas che si è destituito da re, lasciando cosi titolo, trono e corona a sua figlia e al suo sposo.
Non ci sarà nessun assassinio del re ad opera di Gabranth... si accennerà solamente alla guerra con Archadia.
Ma la storia è ambientata principalmente all'interno dell' Ordine dei Cavalieri di Dalmasca. Sapete all'interno delle caserme le guardie sanno essere molto più pettegole di un circolo di cucito... specialmente riguardo ai loro superiori.

Ondine si interroga su cosa significa essere una principessa dalmasca, quali sono i suoi doveri e cosa si aspettano gli altri da lei e sue sorella Ashe. Soprattutto dal matrimonio di quest'ultima.
Che ruolo ha la donna nella società di corte e nel mondo di Ivalice.

Tutti dicevano che col tempo tutto sarebbe passato, che le delusioni e le lacrime avrebbero assunto un altro significato ,ma non per i gemelli Fon Ronsemburg. Per far dissolvere i loro sentimenti e le antiche colpe darebbe dovuto succedere ben altro per quei due, diversi e simili in tutto.
Avrebbero dovuto buttare giù tutte le loro difese, ma a stento lo facevano. E non comunicavano con le parole i loro punti di vista, inamovibili sui loro principi come le montagne. Loro lasciavano che a parlare fossero le loro armi che si scontravano in un duello fatto anche di colpi bassi.
Loro erano abituati a parlare così.

All'alba nella tenda Ashe rammenta con difficoltà le ultime ore di quella notte ne i suoi dettagli abbastanza confusi da non sembrare reali.
Lei che chiama ansimando il nome di lui, mentre Basch le bacia i seni, il suo bacino contro quello di lui mentre con le braccia cerca la schiena di quell'uomo, per cercare anche solo per un attimo un po di calore umano.
Lei la sente mugolare fuori dalla tenda disgustata da quello che sta vedendo e con le sue orecchie sentendo.
La voce di una donna che fino ad un attimo lei avrebbe potuto chiamare "sorella", mentre l'altra era quella del "suo tutto". Silenziosamente ascoltava, impassibile.

Una antica leggenda di Landis voleva che la regina che governava queste terre, prima ancora che Landis diventasse una repubblica , essa in origine era una monarchia.
La sua regina era una donna meravigliosa piena di ogni virtù ma un giorno si vide tradire dalla persona che più amava, il dolore la porto alla pazzia e ciò che prima tanto amava ora invece odiava in modo viscerale.
Per questa sua decisione gli dei la maledirono e la condannarono ad apparire a chi come lei avrebbe condiviso il suo fato.

Avrebbe avuto tutta l'eternità per capire chi era ma i suoi amici no.
La vita umana era come un fiore, breve.

Silenziosamente nel buio Basch si ritrovava a pesare in pace ed in assoluta tranquillità. Infondo l'ex cavaliere c'era abituato a quella oscurità, chiuso nella sua cabina sulla Stralh, nessuno osava bussare alla sua porta.

Promesse di vento,
Regine di vento e di tempesta
Di chi oggi c'era e di chi oggi resta.

Ciò che li avvicinava era anche ciò che li allontanava. Nè il cavaliere e nè la principessa avrebbero mai avuto il minimo sospetto che un giorno lontano, i loro destini si sarebbero intrecciati

"Sapete io sarei più che lieto di soffrire per voi...Maestà"-Aggiunse maliziosamente Al-Cid guardando la principessa dalmasca.