[Faith/Spike]
Respiro il fumo che esce dalla tua sigaretta.
Il tuo freddo corpo scivola sul mio, inebriandomi di un piacere cristallino.
Chi sei, vampiro? Il tuo sapore maledetto mi cresce dentro, facendomi andare fuori di testa.

In bagno, passi il tonico lentamente, attenta a rimuovere ogni minima sbavatura.
Le sue parole rigirano ancora nella tua mente come un vortice infinito, mentre il mascara dipinge, ormai, lacrime sul tuo viso.
«Perchè mi hai ferito così tanto? Perchè dicevi di volermi bene e poi mi hai distrutto l'anima?» pensi mentre la disperazione cresce ferocemente dentro di te.

Vorrei lacrime.
Vorrei lacrime per riempire quel silenzio che mi brucia col dolore.
Vorrei lacrime per poi sapere che questa è pur sempre vita.

Per quante volte potesse tradirlo, dilaniarlo, ferirlo.. lui l'avrebbe sempre amata.
L'amore più profondo, per lui, era sempre stata Irina Derevko. E lui l'amò, ancora.
[Jack /Ir.]

Ormai non so neanche perchè vivo ancora, perchè ci provo, arrancando un minuto dopo l'altro mentre quel dolore fisico senza diagnosi mi distrugge integralmente.
Ma sai cosa vive ancora? Il mio cuore.

Ogni volta che il suo papà entrava in lei capiva che non c'era più niente di vivo in lei.
E se lei era morta a causa sua, perchè lui doveva essere degno di respirare?
Il respiro era qualcosa che lui non si era mai meritato.
La mano di Janie tremò mentre spingeva quel grilletto e lui cadeva a terra, leggero.
Oneshot ispirata dalla canzone "Janie's got a gun" degli Aerosmith.

"Tata, cos'hai oggi?"
Osservi quell'amica senza prestarle realmente attenzione. Ora è un viso tra tanti, uno uguale agli altri, che si confonde.
"Nulla."
Menti indiscutibilmente. Ormai è diventata la tua droga: mentire.
Il silenzio avvolge il tuo volto, le tue guance rosse e il vento s'impadronisce di te, provocandoti ripetuti tremiti.

[Blade II] ; {Blade/ Nyssa}
I loro sguardi si incrociarono, formando un insieme profondo, unico e illegibile da qualsiasi altro.
"Nyssa.."
Lei si appoggiò su di lui, lasciandosi morire tra le braccia del suo amato nemico.

E allora non ci parli. Non puoi correre il rischio.
Il dolore non lo sopporti più, non dopo quest'anno Princess.
Cadi da mesi e.. Poi?
L'unico sapore che ancora conosci è il dolore.
L'amore, ormai, non sai più che cazzo è.
Raccolta, autocritica ironica e distruttiva di questa ragazza verso se stessa.

Di lui sai veramente poco.
Infondo non conosci neanche il suono della sua voce, il timbro che dovrebbe essere impresso sulle pareti rosse del tuo cuore.
Eppure sai che nessuno ti ha mai guardata come lui.
Sognata, desiderata, amata, voluta. Bellissima.
E si, è questo. Ti fai bella solo per lui, per farti vedere da lui, perchè lui ti guarda come se fossi veramente bella.

Ti prendo per mano e corro con te, tra le vie notturne di una Bergamo deserta.
Nulla di sensato guida le nostre menti ed è questa la gioia immensa.
Tu sei la mia irrazionalità.
Le nostre gambe si muovono veloci, soavi, come le ali di una piccola fata aggrazziata.

Ed io ti guardo e tutto sembra così bello, perchè mi perdo nelle sfumature grigie e verdi dei tuoi grandi occhi.
Un solo sguardo e mi sembra di non capire più nulla perchè ti sento sulla mia pelle e ..dentro di me.
Sei qualcosa di caldo che mi provoca leggeri tremori dappertutto, cancellandomi ogni minima paura o insicurezza.
Un minuto passato a guardarci, senza dire assolutamente nulla, senza pensare a niente perchè tu sei l'unica persona che riesco a concepire ultimamente.
Raccolta di flashfic, drabble su pensieri e sguardi.