< Pensi a lei qualche volta? > chiese poi.
< In continuazione > risposi.
Mi alzai dallo sgabello.
Lui mi fissò, incuriosito.
< E come faccio a sapere che con lei al mio fianco tornerò a vivere? Può essere l'anestetico al dolore? > chiesi.
< Lei non è l'anestetico al tuo dolore... Ma potrebbe essere la cura definitiva. >
Anno 2006.
Il tour mondiale di American Idiot è stato appena cancellato ed i Green Day tornano in America dopo tre mesi dalla partenza.
Ma qualcosa è cambiato, fuori e dentro il gruppo.
Per Billie Joe Armstrong lo scontro con le ombre del passato non è mai finito.
I pensieri, i dubbi e le insicurezze di un uomo che deve fare i conti con se stesso: una vita spesa per la musica e per la propria band, ma anche colma di bugie e alcol, nemico ed amico da sempre del protagonista, unico rimedio al dolore ed alla rassegnazione.
Ma un incontro lo sconvolge, mescola i pezzi del puzzle della sua vita, lo mette di fronte alla cruda realtà: non si può fingere per sempre, si deve trovare il coraggio di prendere la decisione più difficile di tutte... Essere felici.

Estate 2009. Dopo quattro anni dall’uscita di American Idiot, i Green Day sono tornati con un nuovo album, e il tour è finalmente alle porte. Ma se le cose non andassero esattamente come erano state previste? Se un improvviso imprevisto li costringesse a rimandare la partenza, e la cosa avesse ripercussioni serie sull'animo di Billie Joe Armstrong? E se fosse l'incontro fortuito con una curiosa ragazza dal nome evocativo e dal passato misterioso, totalmente estranea al suo mondo, a portare scompiglio nella vita di tutti?
Dal capitolo 20:
«Mi rendo perfettamente conto che è sbagliato, e che è un errore essere qui adesso. Ed è anche rischioso, considerando l’accanimento mediatico che c’è su di te ultimamente, ma ci sono persone che si sono sacrificate tanto, per me, affinché io fossi felice, e pur sapendo che queste persone non approverebbero mai quello che sto facendo, io sento che è quello che voglio. Io voglio sentirmi viva e felice. E non so per quanto durerà tutto questo, ma io mi sento così, adesso, e se anche dovesse finire tutto nel giro di cinque minuti, io sarò lo stesso contenta di averlo vissuto.»

AU!Klaine | Traduzione | Kurt Hummel ha venticinque anni quando diventa finalmente il proprietario di una pasticceria come ha sempre desiderato per tutta la sua vita, giusto in tempo per addolcire la vita di Blaine Anderson.

''Criss Colfer?'' Chris spalanca la bocca, colpito dalla sottigliezza e genialità della scelta di Darren. ''Lo sai che si scrive attaccato, vero?''
Warning: sexting.

Sei volte in cui Kurt ha sognato di incontrare Blaine nei suoi sogni ed una in cui lo ha incontrato nella realtà.
Sei volte in cui Kurt avrebbe potuto incontrare Blaine nella realtà ed una in cui ci è riuscito.
Day 1: Dreaming of the first time we meet - Cooper + Klaine
Day 2: Dreaming of my first kiss - Roomates Klaine
Day 3: Dreaming of hero (I need a hero) - Heroes!Klaine
Day 4: Dreaming of smoking a cigarette - Skank/Nerd Klaine
Day 5: Dreaming of your smile - Photographer/Model Klaine
Day 6: Dreaming of the first time - Dalton!Klaine
Day 7: Oh, There You Are - Winter in NY
[scritta per la Klaine-Week]
La raccolta continua con i sogni di Blaine e la storia che coinvolgerà sia Kurt che Blaine dopo il loro primo incontro.

Seguito di "Come amare/odiare 'The Scientist' ", ma non c'è bisogno di leggerla perché è una raccolta di Drabble senza tempo sulla vita quotidiana di Kurt e Blaine e su come la canzone possa ironicamente essere la loro colonna sonora. Spero vi piaccia.

Voi avete visto la versione "macchina" dei RIB. Noi vi facciamo vedere la nostra.
Perché: Cosa sarebbe successo se Mercedes non li avesse interrotti?
FF scritta a quattro mani da Keros_ e _ fighter

Si fissarono per secondi interminabili e ognuno poteva leggere negli occhi dell’altro il desiderio di sentire di nuovo le loro pelli a contatto, la sensazione di completezza e la perfezione di loro due come un corpo solo.
Blaine fremeva, Kurt si mordeva il labbro...
[SPOILER!]
Missing moments della 4x14.

Kurt adorava fare i regali. Era la cosa che preferiva. Riteneva che, con il suo buongusto, non fare regali a chi non era così alla moda come lui fosse un delitto.
Era in giro per negozi con Adam. I due continuavano a frequentarsi da qualche tempo, anche se in realtà sembrava che non riuscissero mai a fare il passo successivo e rendere la cosa un po’ più seria.
Kurt non si sentiva pronto; se lo diceva così tante volte che ormai era diventata un mantra quotidiano.
Quel giorno, però, non avrebbe voluto Adam con sé, perché il regalo che doveva comprare era quello del compleanno di Blaine.