Questa Flashfic è uno Spin-off della mia precedente “Riflesso nello specchio”.
La storia di Nàyan e di Lui: quello strano essere buffo e permaloso in grado d'incantarla con le sue parole ed infine di "aiutarla".
Mi ritrovo a vagare in questo mondo distorto, un passo davanti all'altro in un mare di specchi che riflettono solo la mia immagine.
Sono ovunque ed in nessun posto.

Sapete qual è il ruolo di uno specchio?
È semplice, direte voi. Riflettere.
Lo specchio riflette con perfetta cura e precisione ciò che ha di fronte, quello che gli si palesa, che esso sia statico o dinamico. È ovvio come il sorgere del giorno, eppure, per me, non è mai stato così.
Con questa piccola introduzione vi do il benvenuto nello strano mondo di Nayan.
State attenti quando dite "Ciao", potrebbe essere la vostra rovina, non ci credere?

Ti ho visto mentre mi lasciavi.
Ti ho visto lì, in mezzo al caos della battaglia, mentre varcavi quel passaggio verso la morte e per un attimo i nostri sguardi si sono incontrati, il mondo si è fermato, tanto da imprimermi nella memoria il tuo volto deformato nell'istante prima della fine.

“Accomodati ragazzo”
Una falsa voce suadente.
Respiro, cerco di mantenere la lucidità necessaria per superare questo momento e faccio entrare più aria possibile nei miei polmoni che sembrano gridare.

Ambientata dopo lo scontro di Zabuza con il team 7 e Kakashi quando, prima di spirare, chiede a quest'ultimo di fargli vedere, per l'ultima volta, il viso di Haku.

Un cielo plumbeo sovrasta la città, ultimo rifugio di questo mio vagabondare. Ambientata in un ipotetico "dopo la guerra". Non tiene conto della fine del settimo libro.