Quando Stiles scopre che il professor Ortiz, il noiosissimo e soporifero professore d'Arte, è stato sostituito dall'affascinante e prestante Derek Hale non può credere ai suoi occhi.
Dapprima affascinato dall'uomo, si rende presto conto che continuerà a non riuscire a seguire le lezioni, troppo ammaliato da ogni dettaglio del moro per riuscire a capire totalmente le sue lezioni appassionate.
Ma sarà quando riuscirà ad avvicinarsi a Derek e conoscerlo meglio che capirà di avere anche lui un dono: l'ARTE di mettersi sempre in situazioni complicate.

Tratto dal primo capitolo:
[...] Si rigirò nel letto, infastidito.
Chi diavolo si metteva a bussare alla porta alle… Alle…
Allungò un braccio verso il comodino, recuperando la sveglia.
“Cristo Santo, sono solo le 6:30 del mattino!”
“John, ti sei svegliato finalmente.”
“Finalmente?” Chiese, spalancando la porta e ritrovandosi davanti al suo coinquilino.
“Ti rendi conto di quanto presto sia?!”
“Abbiamo un caso.” Fu la risposta che ricevette in cambio.
“Quando mai non ne abbiamo uno.” Mugugnò, tornando a buttarsi sul letto.
“Sembra piuttosto interessante. Vuoi venire?”
“Dammi cinque minuti...” [...]

Buio.
Freddo.
Silenzio.
Non riconosce il posto in cui si trova, non riesce a dargli nemmeno un’identificazione.
Tutto ciò che riesce a percepire è il vuoto che lo circonda, quasi sconfinato in quelle gelide tenebre che gli inibiscono i sensi.
[...]

Sapevo benissimo che sarebbe stato un grandissimo sbaglio.
Uno di quelli che ti lasciano un segno profondo, indelebile.
Uno di quegli sbagli che, per quanto assurdi, non riesci fare a meno di compiere.
Te ne senti attratto, come se il tuo centro di gravità si fosse localizzato su quell'unica cosa.
È stato così per me e Robert. [...]

[...]
Lo desidero.
Voglio averlo di nuovo accanto.
Lo voglio sentire vicino dopo esserci donati tutti noi stessi.
Voglio stringerlo di nuovo tra le mie braccia, dandogli tutto il mio calore.
Voglio darci quella possibilità che ho avuto paura di vivere.
[...]