Fin da piccoli sappiamo perché ci è stato insegnato che ognuno di noi è diverso dall'altro a partire dall'aspetto fisico e poi anche caratterialmente. Il punto è questo, più umani, più pensieri, più idee e più tutto. Lei, invece, era capace di sentirsi fuori luogo in qualsiasi situazione e con qualsiasi persona. Le mancava il vero dialogo con qualcuno, pensava di esser strana, poiché a furia di esser nominata così se n'era anch'essa convinta. Eppure lei era davvero bella, le sue particolarità la rendevano tale. Ma ahimè la gente non se ne rendeva conto così facilmente. Giulia, la sua migliore amica, era l'unica capace di capirla poiché in molte cose erano simili. Le ragazze della sua scuola erano così diverse in confronto, tante barbie appena sfornate, più preoccupate della loro unghia rotta che del loro cervello poco sviluppato. Un difetto di fabbrica forse? Credeva anche questo, finché un giorno non incontra quel qualcuno capace di togliere la polvere dal suo cuore. Capace di far finire la guerra che si era dapprima stanziata nella sua anima. Chi era lei? Evelyne, la ragazza che lottava contro sé stessa e il resto del mondo.