Come un Cavaliere, o meglio un Carceriere, che ogni giorno controlla la Principessa rinchiusa nella torre, ogni notte Damien faceva visita a Pip. Ogni notte, ogni santa notte a Mezzanotte, poiché Damien era infinitamente vanitoso nel mostrare la sua natura demoniaca, e adorava piombare nella stanza di Pip avendo come sottofondo il suono delle campane della chiesa vicina. Così, insieme a quella musica tanto gloriosa, entrava spiegando le sue enormi ali corvine, ostentando di fronte al biondino un potere che, tuttavia, per lui non aveva alcun significato. E poi, come ogni notte dal giorno in cui si erano conosciuti, usava il corpo di Pip come fosse una bambola, senza curarsi del suo sconforto o del suo dolore.
[Damien x Pip]
[Linguaggio piuttosto volgare ; scene esplicite]

"Claude entrò, silenzioso come sempre, nella stanza del signorino, i cui occhi si illuminarono non appena lo vide. Posò sul comodino più vicino la candela che teneva in mano. Quella piccola fiamma avrebbe dovuto aiutare Alois a superare la sua paura del buio, ma entrambi sapevano che la sua vera luce era lui, Claude. Era lui l’unico che poteva salvarlo dai suoi demoni, fargli dimenticare l’orrore e la vergogna del suo passato e renderlo finalmente felice.
O almeno, questo era quello che Alois sperava."
[Claude x Alois] [Alois centric]

"Voi, il bianco serpente che con la sua ambizione e il suo genio aveva messo le ali, per raggiungere l’arcobaleno che lo sovrastava e regnare sul cielo.
Ma, mio amato Maestro, il cielo non ha accettato il vostro dominio.
Un sole crudele vi ha sconfitto, mostrandovi che le ali che vi eravate creato erano fatte interamente di illusioni."
Dal POV di Kabuto, un tributo al grande Orochimaru-sama, l'amarezza dovuta alla sua morte e la speranza di un suo glorioso ritorno.

Nonostante tutta la volontà di cui disponeva, non riusciva a frenare la gelosia, e si odiava per questo. Con Tamaki non era mai riuscito a mantenere il suo solito temperamento distaccato, e aveva sempre mentito a sé stesso convincendosi di perdere le staffe con lui perché era davvero troppo irritante. Ma la verità era che quello stupido ragazzino era l’unica persona a cui aveva mai voluto bene, e poteva essere indifferente a chiunque, ma non a lui.
[Kyouya x Tamaki]

“Phantomhive, il tuo comportamento maleducato, questa mattina, mi ha offeso”
Edward si avvicinò lentamente al giovane conte e, appoggiandogli una mano, delicata e fredda, sulla guancia, sussurrò: “vorrei che tu ti facessi perdonare. Subito.”
Sorpreso da quel gesto così audace, Ciel arrossì e indietreggiò di un passo, spostando la mano di Edward dal suo viso. Non era abituato ad essere toccato.
[Ep. 16, Quel Maggiordomo, Castello Solitario]
[Ciel x Edward V / Edward V x Richard ]