Astrid Romanova
  
Membro dal: 09/02/14
Nuovo recensore (5 recensioni)
 
- Ed un tratto capii che pensare è per gli stupidi, i cervelluti si affidano all'ispirazione -

- Arancia Meccanica

 

 

 

 
10 settembre 17 - è da più di un anno che manco completamente dal sito, e per questo chiedo scusa a chiunque stesse seguendo la mia storia per non aver più aggiornato né dato alcun tipo di avviso in merito. L'ultimo anno e mezzo è stato davvero difficile, ho avuto la mia dose di problemi e non entrerò nei dettagli, voglio solo che sappiate che il mio non è stato totale menefreghismo. Se qualcuno sta leggendo queste due righe e tutto sommato non ha ancora dimenticato Adrian e Ravenna, sono qui per dirvi che non li ho dimenticati neanche io, al contrario. Al momento sto revisionando quanto scritto fin'ora e completando il capitolo nuovo. Pubblicherò i capitoli revisionati su un altro account, dove manderò avanti la storia: cercate "Exhedra".
 
A presto, spero.
 
Astrid
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Fin da bambino, Adrian aveva sempre sentito il desiderio di andarsene. L'andarsene nella sua forma più semplice ed immediata, come puro istinto alla fuga perenne e irrefrenabile. Né il mare né le navi che lo solcavano gli erano mai piaciuti, eppure a ventotto anni è ormai un marinaio esperto e straordinariamente scansafatiche.
Quando un giorno, sul ponte della Sposa Tradita, rivede Ravenna, non può immaginare che diciassette anni di vite diverse abbiano visto la bambina che conosceva diventare una ladra, ormai da due anni alla ricerca di un padre scomparso.
_________
«C'è un modo, sai?»
La spiazzò.
«Per cosa?»
«Per farmi smettere di lamentarmi.»
Ravenna assottigliò lo sguardo, scrutando il volto di Adrian in cerca di una risposta.
«Quale?»
[...]
«Lo stesso per farmi smettere di parlare del tutto» continuò, sperando di non essere costretto a dare spiegazioni dirette.
«Quale?» Insistette lei.
«Lo stesso per immobilizzarmi completamente.»
O per fermarmi il cuore. Potrebbe succedere se tu lo facessi come l'hai fatto stanotte.
«Quale?»
Adrian ebbe un moto di frustrazione.
«Darmi una botta in testa» borbottò sconfitto.
Autore: Astrid Romanova | Pubblicata: 10/06/14 | Aggiornata: 10/01/16 | Rating: Arancione
Genere: Avventura, Romantico | Capitoli: 10 | In corso
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria: Storie originali > Romantico | Contesto: Contesto generale/vago | Leggi le 33 recensioni

«Il segreto per non subire la mancanza di controllo è desiderare di non averlo. Se non hai aspettative non hai delusioni, se scegli di non scegliere non puoi mai sbagliarti» [...]
«Lancia una moneta» [...] «Aspetta che ti dica cosa il caso ha scelto per te» [...] «non tirarti indietro».
Io mi tiravo sempre indietro. [...] Mi sembrava tutto vano. E anche se avevo sempre saputo che ogni cosa non viene creata per esistere per sempre, che prima o poi, in un modo o nell'altro, tutto finisce in niente, non mi ero mai resa conto di quanto la parola “effimero” potesse fare paura. Non era solo qualcosa che spariva. Era qualcosa che spariva e ti lasciava con un pugno di mosche. Ma persino le mosche volavano via quando aprivi la mano. [...]
«Credo che dovresti provarci» disse lui all'improvviso, ridestandomi dai miei pensieri.
[...] In fondo aveva ragione. Alla peggio avrei scoperto di non essere pronta, di non essere in grado di vivere in quel modo. Il termine provarci era già di per sé sintomatico di qualcosa da cui non ti aspetti necessariamente una vittoria. Provare non è obiettivo.
«Se non hai obiettivi, qualsiasi meta è un traguardo»
Autore: Astrid Romanova | Pubblicata: 13/04/14 | Aggiornata: 03/08/14 | Rating: Arancione
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Capitoli: 10 | In corso
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Categoria: Storie originali > Romantico | Contesto: Contesto generale/vago | Leggi le 10 recensioni

Sei su una strada dritta, l'asfalto è bagnato, i negozi e i bar lungo la via sono tutti uguali e non ti interessano. Non ti interessa nemmeno non sapere dove stai andando perché, ammettilo, non lo sai. Non sei uscito di casa per andare da qualche parte, sei uscito per perderti. Vuoi finire chissà dove, abbastanza disperso e abbastanza lontano da non sapere più come tornare indietro.
Tanto non sai nemmeno più se ce l'hai una casa.
Una volta le hai detto che era lei la tua casa. Non eravate sotto le stelle né, tanto meno, reduci da una notte particolarmente passionale.
Eravate su una panchina anonima, il cielo era grigio e persino l'erba sotto le vostre scarpe sembrava essere opaca. L'unica nota di colore era la sua maglietta larga – davvero troppo larga per lei – di un viola acceso, che faceva sembrare ancora più bianca la tua polo sgualcita. Vi eravate trovati lì per salutarvi perché tu saresti dovuto partire, quella sera, tornare a casa dai tuoi genitori per le vacanze di Natale. Come al solito eri in ritardo mentre lei ti aspettava, seduta, fumando una Chesterfield Blue.
Autore: Astrid Romanova | Pubblicata: 29/05/14 | Aggiornata: 29/05/14 | Rating: Verde
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria: Storie originali > Drammatico |  Leggi le 2 recensioni