Sei era il mio numero preferito. Sei erano le bambole che possedevo, sei erano le volte al giorno che mi spazzolavo i capelli, sei erano i mesi che avevo trascorso in quell'ospedale, dopo che mi fu diagnosticata la malattia. Quella che tenevano sempre in mano i dottori si chiamava "cartella clinica", e sopra la mia c'era scritto IFF, Insonnia Familiare Fatale, e anche DOC, Disturbo Ossessivo Compulsivo. Sei lettere, sei parole in tutto.
Io ero una bambina speciale. Io ero Hannah Fray.

[Hunger Games, 59° edizione]
Shade Lennox è una ragazza del Distretto 2, figlia di Vincitori. Sa che quell'anno saranno lei e Blaze i tributi scelti. Per tutta la sua vita le è stato insegnato a non provare sentimenti, ad uccidere, a combattere, a non pensare a nient'altro che ai Giochi. Finché non conosce Ivory, con il quale instaura un'amicizia segreta che a lungo andare si trasforma in passione pura. Il sentimento complica le cose perché, mentre Shade ha ben chiaro qual è il suo destino, Ivory non ha nessuna intenzione di lasciarla salire sul treno per Capitol City.
Intanto Alec e Clodia Lennox, i genitori di Shade, si accordano con Gabriel Price, il mentore, per avvantaggiarla con gli sponsor, ai danni di Blaze. La moneta di scambio: un matrimonio combinato con la nuova Vincitrice. Shade detesta quell'idea, ma sa che, se vuole restare in vita, non ha scelta.
«Sono nata per entrare nell'arena, per vincere o morire. Nel mio caso, non esiste un piano B».

Jacob Black, conscio di essere solo il terzo incomodo della grande storia d'amore narrata dalla Meyer, raccoglie i suoi pensieri in una pagina di diario.
Cosa non si fa per amore di Mammina Cara, eh, Jake?

Mini-long dedicata a Faccia di Volpe.
Lei non parla, quasi mai. Lei guarda, osserva, studia, riflette... ma non parla. Non le piace parlare. Ne ha quasi paura.
Sì, perché farlo implica interagire con le persone, e questo la spaventa più di ogni altra cosa.
Lei non è fatta per vivere in quel mondo, composto di parole, di preoccupazioni, di odio e di amore. Niente di tutto questo fa per lei.
Hannah ama stare nel bosco dietro casa, seduta sui rami degli alberi o coricata sul fresco terriccio. Ama giocare con le rane, cantare con gli uccellini e lasciarsi accarezzare dai petali dei fiori.
Hannah-rella svampitella
Pare proprio pazzerella...

Edward e Bella la domenica pomeriggio, in un momento piuttosto particolare e... focoso!

[Revisionata fino al nono capitolo]
Provate a chiudere gli occhi in una stanza adombrata.
Che cosa vedete? Buio.
Provate a muovere una mano davanti al vostro viso.
Che cosa vedete? Nulla.
Ora prova tu, Bella, a chiudere gli occhi.
Che cosa vedi? Buio.
Ora apri gli occhi, e dicci cosa vedi. Nulla.
Questa è la storia di una Isabella un po’ diversa, una ragazza che lotta giorno dopo giorno contro la sua incurabile malattia. Una ragazza la cui vita non potrà mai essere normale.
Ed è la storia di un ragazzo che non la potrà mai comprendere. Un Edward la cui esistenza è sempre stata perfetta, senza problemi né preoccupazioni.
Finché non arriverà il suo chiaro di luna.
Fiction scritta interamente dal punto di vista di Bella. Metto già le mani avanti, non sarà semplice, ma voglio provarci. Potrebbe essere interessante :)
Rating rosso per i capitoli futuri.
Questa fanfiction si preoccupa di sensibilizzare il lettore sugli aspetti di una rara malattia genetica: la retinite pigmentosa.

Flash-fic prima classificata al contest di Nede, "Parole e..."
La storia è ambientata in un periodo post-GT ed è una mia personalissima interpretazione del futuro di Gohan e Videl.
Potevo proteggerti da ogni cosa, amore mio, ma non da questa. Nemmeno un Saiyan può nulla contro questo male. Cosa dovrei fare io, allora? Solo rassegnarmi.
Molto, molto angst.

Prime pagine di Eclipse. Bella e Edward, tenerissimi, appollaiati in mezzo al prato fiorito, loro posticino romantico esclusivo. Tutto va come deve andare, se non che Bella ad un certo punto se ne viene fuori con una domanda interessante che prende Edward in contropiede...
Delirio notturno, non fateci troppo caso xD Pensate a divertirvi e basta v.v

«Avevano detto che eri morto», mormorò con il viso nascosto nella mia camicia. Soffocò un singhiozzo che ignorai anche io, e riprese: «Mi sono sentita morire anche io…».
Le accarezzai la testa mentre dava sfogo a tutto il suo dolore represso, concentrato sul suo profumo e sulla morbidezza dei suoi capelli sciolti. Mi era mancata così tanto…
«Dove sei stato tutto questo tempo?», chiese in un sussurro, ma il suo tono pareva più d’accusa che di sincera curiosità. Era arrabbiata.
«Lontano, Julianna. Sono stato prigioniero in un posto molto distante da Chicago, e solo ora ho avuto la possibilità di tornare», le raccontai. Era una verità relativa, anche se sapevo che lei avrebbe interpretato le mie parole in modo diverso. In fondo, era ciò che speravo; non potevo rivelarle la mia nuova natura. Non in quel momento, non così.

[Periodo: Grande Guerra]
Breve long-fic di quattro capitoli.

Provate a chiudere gli occhi in una stanza adombrata.
Che cosa vedete? Buio.
Provate a muovere una mano davanti al vostro viso.
Che cosa vedete? Nulla.
Ora prova tu, Aris, a chiudere gli occhi.
Che cosa vedi? Buio.
Ora apri gli occhi, e dicci cosa vedi. Nulla.
È completamente cieco, Aris. Ha un passato che vorrebbe dimenticare. Un'infanzia infelice, un'adolescenza trascorsa in clinica.
Aris è maggiorenne, ora, ed è diplomato. Vuole solo guardare avanti, vivere ciò che il futuro ha da offrirgli. Lo studio, l'università.
Anche Micah fugge dal suo passato, dalla sua città, dalla sua terra. È tutto così oscuro nella sua vita, così vuoto... o almeno, finché non arriverà il suo chiaro di luna.
[Rating rosso per i capitoli futuri]
Questa fanfiction si preoccupa di sensibilizzare il lettore sugli aspetti di una rara malattia genetica: la retinite pigmentosa.

Fiction molto dura, sensuale, tetra, con il giusto pizzico di sarcasmo a condire l'atmosfera.
L'alleanza, la Corte, i lukoi, e un mondo intriso di potere nascosto fra le ombre della notte.
Kareym viene chiamata, la sua Creatura.
Un nome freddo, senza significato, privo di passato e di futuro.
Lei è il loro vaccino imperfetto. L'Esperimento. L'Inferno rinchiuso in una cella opprimente.
Non per molto, ancora.
Non userai più quel nome, piccola Meredith, così lui ha detto.
Ma non basta la nuova identità per rompere il legame con Lei, sua madre. Non smetterà mai di cercarla. Non smetteranno mai.
I Ribelli erano dei fottuti paranoici.
Come dargli torto.
Se avessi avuto la Signora della Notte attaccata al culo, lo sarei stata anch'io. Oh, aspetta. Era proprio così!

Fiction molto dura, ambientata durante le vicende di Eclipse e, in seguito, di Breaking Dawn. Non si tratta della solita storia sdolcinata, piena di amore e problemi di coppia. No, questa storia vuole ritrarre qualcosa di doloroso, di cupo e drammatico. Qualcosa di immutabile. Qualcosa che la Meyer ha giusto accennato e qualcosa di cui molti di noi si sono dimenticati.
Ci sarà passione, delusione, gelosia, rabbia e malinconia. Ci saranno lacrime, ferite, ricordi dolorosi, tradimenti.
E ci sarà lei, l’innocenza e la morte. La piccola, dolce, spietata Meredith.
Certe cose sono fatte per andare e venire, il tempo è fatto per essere passato, presente e futuro, altrimenti nulla avrebbe più davvero senso. Ma la verità è che il cambiamento era un privilegio che ci era negato e vivere iniziava a perdere di significato.
Ecco perché ci trovavamo sul tetto di un palazzo, quella notte. Stavamo dando un senso a ciò che eravamo.
Questa fanfiction si preoccupa di sensibilizzare il lettore, in maniera metaforica, sugli aspetti di una rara malattia psicosomatica: l’infantilismo.

Storia davvero molto breve, malinconica, forse un po' provocatoria.
Cos'è l'amore per voi? Come lo vivete, o come vorreste viverlo?
Sognate un amore alla Edward e Bella? Si sogna, appunto. Si sogna e basta.
Questo è l’amore vero, essenziale, come i soldi che si spendono, perché quello delle favole è solo illusione, in fondo. Hai ragione, è meglio andare al risparmio.
Quello è l’amore che non esiste.

Il terzo capitolo di questa long-fic, assieme all'extra "Angelo Bianco", si è classificato secondo al "Love Canon Contest", indetto da sweetPotterina sul forum di EFP.
Vincitore del premio Cuore, per la storia d'amore più bella, e del premio Lacrima, per la storia più commovente.
Fiction dedicata a Carlisle ed Esme, una delle coppie più romantiche di Twilight.
Non vuole raccontare nulla più che la verità. Pochi, intensi capitoli sulla storia del loro amore travagliato, dal punto di vista di Esme.
Spero di riuscire ad emozionarvi :)
Alzai lo sguardo, scrutai in quelle iridi color miele e con sgomento vi trovai un dolore represso, un sentimento che non sarei mai riuscita ad attribuirgli.
Cancellai dalla mia mente ogni cosa, ogni pensiero razionale che avrebbe potuto frenarmi.
Mi sollevai sulle punte dei piedi e poggiai le mie labbra sulle sue.

Altra breve storiella totalmente demenziale sulla quotidianità di Edward e Bella! Ormai ci ho preso gusto xD
I pensieri fiduciosi del signor Swan si distrussero del tutto, lasciando il posto prima allo sconcerto e poi all’ira più nera. Quel tale stava tentando di deflorare la sua bambina!
No, no… magari aveva solo capito male, su. Sicuramente aveva capito male!
Sì, sì, Charlie... fidati! xD
Credo che il titolo dica tutto, quindi non mi resta che augurarvi buona lettura! :) E che Dio ci salvi! xD