mad love
Membro dal: 08/03/14
Nuovo recensore (1 recensioni)
CAPITOLO 1. -Alzati!Muoviti la befana sarà qui a momenti!- Era Valentina,la mia compagna di stanza.Ero alla gita della scuola,in Svezia.Chi era la befana?La prof Cleria,quella di economia,una strega.Mi girai verso il letto di Vale,e vidi un preservativo sul comodino. -Vale...Che hai combinato?- -N-niente-disse prendendolo in mano e buttandolo nel cestino.Non ci diedi molto peso,poichè ero ormai abituata alle relazioni usa e getta di Vale,non per questo è la più 'desiderata' della scuola. M'infilai sotto la doccia,ero tranquilla,quando sentì sbattere la porta d'ingresso e urlare,dalla voce stridula capì che era la befana. -Vanessa Vopa esci subito da questo bagno!-disse urlando e battendo pugni sulla porta.Presi un asciugamano e lo avvolsi intorno al mio corpo. -Eccomi.-dissi indifferentemente Non mi faceva paura,anzi,mi divertiva abbastanza il fatto che una vecchia pensava di essere la regina del mondo,quindi la prendevo sempre in giro,motivo per le mie numerose note e sospensioni. -Allora signorina,dobbiamo aspettare ancora molto?PUNTUALITA'!- -Beeeh...Sì,ora mi scusi,ma devo andare a vestirmi.Ah,e per la cronaca è lei in anticipo,non io in ritardo-me ne andai sorridendo,adoravo avere l'ultima risposta. -Bene signorina,noi andiamo,esci da sola,se ti perdi sono fatti tuoi.- Sentì in lontananza,non desideravo altro che sentire quelle parole,presi il telefono e mandai un messaggio a Valeria,una ragazza del posto. Stavamo seduti al tavolino di una gelateria,quando vidi un gruppo di ragazzi passare.Notai che uno di loro mi guardava,un ragazzo a quanto pare fiero di se,lo capi dalla sua camminata e dal modo che teneva le mani in tasca al suo jeans nero.Mi sorrise e mi fece l'occhiolino.A quel gesto le mie sopracciglia si sollevarono,poi sentì una risata provenire dalla mia destra. -Cara mia,sei stata appena notata dal ragazzo più nominato della città-disse Valeria,dandomi una pacca sulla spalla. -Cosa?Chi?Quello?- -Sì,è anche lui in gita con la scuola,da un po' di giorni,ma in quei giorni è stato nominato 'il ragazzaccio della città'- -E perchè?-dissi con gli occhi spalancati -Si chiama Harry,si trova sempre nei locali e discoteche a fumare e bere con quei suoi amici...è stato anche fermato dalla polizia una volta,ha tutte ai suoi piedi,è il solito tipo fiero di se,non farti ingannare da quegli occhi verdi e quei capelli ricci,potrebbe prendere anche te- -No cara,a me sotto non mi ci mette nessuno,nemmeno quel tipo li- -Credo che andrete d'accordo-disse ridendo -Io non credo,se poi vuole tornare a casa con un calcio nei coglioni,non so...- Ci alzammo,mi girai e lo vidi seduto su una panchina,insieme ai suoi amici a fumare uno spinello mentre mi fissava,sollevai il sopracciglio destro,guardandolo in modo aggressivo,e lui mi sorrise...Si avvicinarono a loro un paio di ragazze in tacchi e minigonna,iniziando a fare le ochee indovinate una chi era?Valentina!Ti pareva che non doveva provarci anche col più gettonato della città?Stavo per andarmene,ma venni fermata da una voce che urlava il mio nome,era lei. -Vane,mi sa che chiamano te..- -Ma davvero?Cosa te lo fa pensare?- Mi girai e salutai velocemente con la mano,per poi girarmi frettolosamente e iniziare a camminare. -No dai,restate con noi- -Mi dispiace ma dobbiamo andare ciao!-dissi urlando e tirando Valeria,ho una reputazione anch'io,almeno in Svezia,e facendomi vedere in giro con tipe come loro non so cosa potrebbero pensare le persone. Era sera,eravamo a una festa della città,il tonfo di birra si sentiva già dall'angolo prima.Ne prendemmo una e ci andammo a sedere.Dopo poco si vide una massa di ragazze urlanti verso una sola direzione. -Uh suppongo sia arrivato il bad boy della città-dissi verso Valeria,ridendo e sorseggiando la birra.Harry si girò,e mi guardò sorridendo,non calcolando le cento ragazze attorno a lui. -Scometti che stasera ti sottomette?-disse Valeria guardandolo -Scometti che stasera lo sottometto?- -Non ci riuscirai mai,è troppo forte per te- -Che vuoi scommetterci?- -Una birra-disse allungando la mano -Ci sto-le strinsi la mano Andammo a ballare ma non passò molto che persi Valeria fra la folla.Camminavo sull'orlo della pista alla sua ricerca,quando sentì qualcuno avvolgermi da dietro. -Ciao amore-mi dissero sottovoce nell'orecchio,mi vene una stretta allo stomaco,era lui.Aveva una voce calda. -Ciao.-risposi secca.Cercai di liberarmi dalla sua presa,ma non ci riuscì,anzi,strinse ancora più forte. -Non ti mangio mica!-disse ridacchiando.-Io sono Harry- -So chi sei-risposi,con un tono indifferente Scese una mano sul mio sedere e si avvicinò al mio collo,iniziò a baciarlo lentamente per poi succhiarlo con forza. -Mh,ci sai fare-dissi col fiato corto,sorridendo e lasciando cadere la testa sulla sua spalla,lo sentì ridere,ancora attaccato al mio collo. -Ma adesso tocca a me,riccio-dissi con un po' di fatica.In un niente catapultai la sitazione,lo misi di spalle al muro,li tirai la maglia per farlo abbassare al mio livello e iniziai a succhiare con forza il suo collo.Misi una mano fra i suoi ricci e l'altra mi aggrappai alla maglia.Cercò di liberarsi,ma non ci riuscì,perchè lo spinsi ancora più contro il muro,bloccandolo.Ansimò,stringendo i miei fianchi e portandomi più vicino al suo corpo,dopo di che rise senza fiato.Mi staccai col sorriso sulla bocca,contenta di aver sottomesso per la prima volta il 'ragazzaccio'. -Io non sono la classica pecorella,riccio-dissi scompigliandoli i capelli. -Cederai anche tu- -Ah si?Dimmi un po',chi è eche ha ceduto oggi?Io o tu?-dissi allontanandomi,ero più che soddisfatta di me stessa. -Ehy bellissima,e il tuo cellulare non lo vuoi?-disse ancora appoggiato al muro facendomi vedere il telefono nella sua mano.Mi misi una mano nella tasca posteriore dei pantaloni e capì che me l'aveva sfilato quando mi toccò ilsedere.Andai a passo deciso verso di lui. -Dammelo-dissi,allungando la mano -Prendilo-disse sorridendo,con uno sguardo malizioso.Allungai la mia mano verso la sua,ma la spostò in alto,troppo in alto per arrivarci.Lo guardai e aspettai a braccia conserte. -Non credevo ti arendessi così facilmente- -Dammi il telefono-dissi scandendo bene le parole-O te ne esci castrato da questa festa- -Uh che paura!- Mi avvicinai lentamente e gli schiacciai il piede.Si accasciò ridendo,ed io riuscì a prendere facilmente il cellulare. -E dimmi grazie che non ti ho castrato- Mi allontanai,sentendo la sua risata in sottosfondo. SPAZIO ME Questa è la prima ff che scrivo,ma NON è mia quindi i crediti vanno a una ragazza che scrive questa ff su facebook,spero vi piaccia.Nei prossimi capitoli succederanno delle cose belle e pazze,ma non vi posso dire ancora niente,ciao alla prossima...
Nessuna storia trovata.